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Review party: Opposite Beats - Veronica Guidi

Buon sabato e buona festa della donna a tutte le meravigliose donne che mi leggono! Oggi sono qui per parlarvi di un nuovo componente degli Hangover.


Opposite Beast Veronica Guidi



Trama:

“Sei come il testo di una canzone, ogni tua parola mi aiuta a dimenticare.”

Ruby Trouble è la proprietaria dell’Old Jack’s Pub. Unica donna della band, adora la sua affezionata batteria e quando prende in mano le bacchette l’adrenalina le scorre nelle vene. Ribelle e scatenata, preferisce avere rapporti occasionali che rimanere incastrata in una relazione.Benjamin Reynolds è stato mollato all’altare dopo sette anni di fidanzamento. Distrutto e arrabbiato, accetta l’invito della sua migliore amica Mary Jane a passare le ferie a Fredericksburg. Il suo unico obiettivo è riuscire a lasciarsi tutto alle spalle. Amante della quiete e della sobrietà, non si aspettava di imbattersi in un uragano forza cinque.Cosa succede quando una batterista dall’animo rock viene attratta da un veterinario snob amante della musica classica? Ruby è certa di poter conquistare Benjamin, per lei questa è una sfida già vinta in partenza.Sulla carta le cose non sembrerebbero così ottimistiche, soprattutto se il damerino in questione è convinto di poter trasformare la rockstar in una piccola lady.


<<Ricorda le mie parole: quel che ti sembrava la stella più brillante del firmamento, era in realtà una cometa. L'universo è vasto e lì si trova la tua stella Lascia che il tuo sguardo miri oltre le nubi, sarà lei a trovarti.>>


Gli Hangover continuano a fare strage di cuori anche in questo terzo volume. Questa volta abbiamo il piacere di conoscere da vicino il componente più stravagante del gruppo: la batterista Ruby Trouble. La sua storia si incrocia con quella del suo completo opposto, Benjamin Reynolds: uomo di città abituato al lusso, a tenere sotto controllo le apparenze e a vivere secondo regole rigide. I classici opposti che si attraggono anche se decisi a non volere una relazione seria - lui perché reduce da una recente e cocente delusione d’amore, lei perché è uno spirito libero difficile da ingabbiare.


La scrittura di Veronica è scorrevole e attenta anche al più piccolo dettaglio necessario al procedere del racconto. Lo stile fresco, divertente e sopra le righe si adatta bene al personaggio di Ruby ma si amalgama anche con quello di Benny svecchiandolo un po’, come direbbe la nostra batterista.


Caro Benny, nessuno può sfidarmi così apertamente e uscirne vincitore. Sono una Trouble e non vedo l'ora di mostrarti in che razza di guaio ti sei cacciato.

I personaggi sono stati caratterizzati molto molto bene e le loro differenze vengono enfatizzate al punto giusto rendendoli riconoscibili e realistici. Ruby e Benny veri a 360° nei loro pregi e nei loro difetti. Il lettore riesce a riconoscersi in loro, empatizza con entrambi condividendo le loro emozioni. 


Vi troverete ad amare Ruby nonostante la sua esuberanza e la sua pazzia, ma anche Benny saprà farsi amare man mano che la storia procede nonostante le sue mille manie e il suo vivere in modo ingessato. 


<<Tu, diavoletto, tu sei importante.>>

Nel leggere “Opposite Beats” mi sono divertita moltissimo e ho anche avuto la possibilità di riflettere sulla società che mi circonda e su quanto conti, al giorno d’oggi, l’apparenza per dimostrare chi siamo.


Mi fermo qui per non rischiare spoiler, ma confermo il fatto che più procedo nella lettura di questa serie più mi innamoro delle storie e degli Hangover. Le autrici hanno saputo regalare meraviglie ai loro lettori.

Inutile dirvi che dovete assolutamente leggere questa saga e che, se ancora non siete convinti, potete leggere le mie recensioni dei volumi precedenti nel blog per convincervi (vi basterà cliccare di seguito: "Enemies Beats" , "Christmas Beats"). 


Ringrazio con tutto il cuore Veronica e le sue colleghe per avermi voluta con loro in questa nuova avventura che mi sta regalando tantissimo.


Voto: 5/5 ⭐


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Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi
o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere.

Gustave Flaubert

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