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Review party: L'ereditiera indesiderata - Amy Corwin
- mbozza92
- 6 mag 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Ciaoooo boooklovers, anche oggi pomeriggio vorrei parlarvi di una piccola meraviglia che ho avuto l'onore di leggere per Queen edizioni, ovvero:
L'ereditiera indesiderata di Amy Corwin

Trama
Quando Nathaniel, duca di Peckham, incontra Charlotte, è insospettito dalla sua indifferenza. Troppe donne hanno tentato di conquistarlo, senza successo. Charlotte, però, è più interessata ai faraoni morti che ai duchi inglesi.
Tuttavia, le resistenze della ragazza si dissolvono quando una debuttante che voleva conquistare Nathaniel viene assassinata. Vista la sua reputazione di misogino, Nathaniel viene subito additato come colpevole, e questo spingerà Charlotte ad accorrere in suo aiuto.
Purtroppo, nessuno dei due sa che un bandito interessato alle ricche ereditiere sta dando la caccia a Charlotte, e che nella carrozza di Nathaniel giace morta un’altra debuttante…
Charlotte sognava un futuro senza uomini che la rimproverassero, la disapprovassero o le dicessero che era una sciocchina senza cervello solo perché non concordava con loro.
Altro romanzo storico ambientato nell'Inghilterra del 1800, in piena epoca Regency e sempre nel periodo della cosiddetta Stagione. Qui troviamo una protagonista americana che per un'immensa sciagura viene sballottata tra le famiglie di parenti che si trovano in Inghilterra, fino ad arrivare a casa Archer in modo a dir poco bizzarro. E' una ragazza senza peli sulla lingua, che sa bene cosa vuole ma per poter realizzare i suoi sogni dovrà attendere i 24 anni, età in cui potrà disporre della sua eredità senza bisogno di tutori, nel frattempo dovrà prendere parte a diversi balli in società fingendo di cercare marito e tenere a freno la sua lingua per non essere sbattuta nella prossima famiglia.
La maggior parte dei maschi era, nel migliore dei casi, solo a malapena consapevole dell'intelligenza di una donna.
Durante il suo soggiorno dagli Archer conoscerà il duca di Peckham, Nathaniel Archer...un personaggio che fin da subito mi ha incuriosita per la sua ironia nel rapportarsi con Charlotte; nonostante quello che tutti dicono nel corso della storia si mostrerà essere un uomo d'onore che difenderà Charlotte da pretendenti che vorrebbero comprometterla con tenerezza e rispetto; nonostante all'apparenza risulti essere freddo, è in realtà molto sensibile e premuroso. Non si trova ad affrontare facili situazioni e spesso si ritroverà additato come misogino e malvagio soprattutto nei confronti delle donne; personalmente, io l'ho sempre trovato una vittima e ho provato molta empatia nei suoi confronti, nonché ammirazione per il modo in cui ha affrontato tutto quello che gli succedeva senza mai perdere il suo onore. Di lui ho apprezzato particolarmente, il modo in cui l'autrice rende viva l'ansia che prova verso la fine del libro nel momento di svolta più inaspettato del romanzo e come, nonostante ciò, riesca apparentemente - o almeno ci provi - a mantenere la calma senza dar a vedere troppo quello che prova realmente.
Era ridicolo giudicare una persona solo in base ai suoi natali. Erano le azioni di un uomo, non le sue origini, a rivelare quanto valeva.
L'abilità di Amy Corwin, oltre nella sua scrittura accattivante e scorrevole, sta nell'inserire al momento giusto una svolta di cui nessuno ha avuto il sentore nel corso del romanzo, uno di quei colpi di scena che ti invogliano a rimanere incollato/a al libro pur di scoprire se tutto andrà o meno per il meglio e soprattutto chi è implicato in tutto quello che sta succedendo facendoti pensare "no ma davvero?! Non può essere" e via dicendo.
Si parla di cospirazione quando due o più persone agiscono in concerto per ferirne una terza o per commettere atti contro il pubblico, ed è un reato perseguibile penalmente." Constable's Pocket Guide
Ogni capitolo inizia con una citazione di questa guida che accompagna il lettore all'interno della storia come una specie di voce narrante che ci guida nella comprensione di quanto accadrà in quel momento preciso. E' una scelta che, personalmente, ho apprezzato parecchio - nonostante la vicenda si sviluppi in modo chiaro - perché ha dato al tutto un valore aggiunto non indifferente.
Nathaniel si sentiva intrappolato in un incubo dal quale non riusciva a liberarsi.
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