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Review time: Il sangue dei baroni - Matteo Strukul

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Buon mercoledì booklovers!

Oggi torno a parlarvi di uno dei miei autori preferiti, ma lo faccio parlandovi di un genere che di recente non siamo abituati ad associare a lui. Perciò bando alle ciance.


Il sangue dei baroni di Matteo Strukul





Trama:

Nella Libera Università di Padova, Daniele Capovilla è appena stato giudicato non idoneo per un posto di ricercatore. Gli è stata preferita Carola De Marchi, figlia del barone universitario Carlo Alberto De Marchi, potentissimo preside della facoltà di giurisprudenza che punta al rettorato. Nel tentativo di fermare la sua marcia trionfale a lui si contrappone solo Enrico Zaramella, astro nascente del diritto internazionale e marito fedifrago. Prossimo al fallimento personale e alla rottura con la moglie, Capovilla decide di architettare il più rischioso dei ricatti ma, così facendo, innesca una spirale di violenza che, un po' alla volta, coinvolge la massoneria, una coppia di gangster psicopatici e l'amante ninfomane di Zaramella. Mentre la vita borghese di quest'ultimo cade a pezzi e la figlia di De Marchi viene misteriosamente rapita, forse dal serial killer che sta terrorizzando la città con il nome di "Cacciatore di scalpi", la situazione all'università precipita. Senza contare che è ormai imminente il convegno al quale parteciperà anche il rettore, l'inflessibile professoressa Maria Luisa Rognoni, che sogna di incastrare De Marchi e Zaramella per metterli finalmente al loro posto.


Il cielo era un nastro scuro sbalzato dalla trama dei tetti e dalle facciate dei palazzi antichi che si affacciavano come armigeri di pietra sul selciato della strada.

Ho conosciuto Matteo Strukul come scrittore di romanzi storici, ho imparato ad amarlo e mi sono informata su tutto ciò che ha pubblicato precedentemente a quello che avevo letto perché la sua scrittura è molto scorrevole. Così sono capitata tra le pagine de “Il sangue dei baroni” una commedia noir che mi ha ricordato, in alcuni momenti, le atmosfere di Pulp fiction.


Ambientato a Padova all’interno della Libera Università patavina, la storia segue gli intrighi di potere che vivono al suo interno. Tra concorsi truccati, mazzette e società massoniche ci troveremo a voler fare un po’ di giustizia e a voler ripulire l’università dal baronaggio.


Una scrittura scorrevole, ricca di suspense che ti trascina nelle teste di tutti i protagonisti. Una veste, per me, nuova dell’autore che ha dimostrato di aver sempre saputo scrivere magistralmente e di aver una particolare attenzione per i dettagli. La trama è sorprendente e i plotwist non mancano: al momento giusto si avrà sempre il colpo di scena ben piazzato che vi sorprenderà. Inoltre, i personaggi sono veramente analizzati nel profondo e riportati su carta con una tecnica ottima che permette al lettore di entrare nelle loro teste e di vivere la loro storia con i loro stessi occhi. I diversi punti di vista interni a diversi personaggi contribuiscono ad avere il quadro completo di tutta la vicenda così da poter avanzare ipotesi durante la lettura.


Il finale chiude il cerchio e da una sorta di giustizia a quello che è successo in precendenza, rivelando tutti i particolari della vicenda e ponendo un punto alla storia di ognuno dei protagonisti.

Se amate il thriller e se conoscete Matteo per i suoi romanzi storici, vi consiglio di non lasciarvi scappare “Il sangue dei baroni”. 


Voto: 5/5⭐

 
 
 

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