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Review time: Le ragazze della scienza - Olivia Campbell

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 24 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon lunedì booklovers! Oggi vi voglio parlare di un libro tosto, emotivamente difficile, storicamente importantissimi. Uno di quei libri per cui trovare le parole è difficile senza rischiare di sminuirne l'importanza.


Le ragazze della scienza di Olivia Campbell edito Aboca edizioni


Trama:


Negli anni Trenta, la Germania era una fucina del pensiero scientifico ma, dopo che i nazisti presero il potere, le cittadine ebree e le donne furono costrette a lasciare i loro incarichi accademici. Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen erano scienziate eminenti nei loro campi ma, a causa delle loro origini ebraiche o dei loro sentimenti antinazisti, non ebbero altra scelta che fuggire. Lo straziante viaggio che le condusse fuori dalla Germania divenne una questione di vita o di morte... Lise Meitner fuggì in Svezia, dove poi scoprì la fissione nucleare (anche se il merito fu attribuito solo a Otto Hahn…), e le altre scapparono negli Stati Uniti, dove portarono la fisica avanzata nelle università americane: Hertha Sponer fece progredire lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto messo a punto da Hedwig Kohn migliorò l’illuminazione e il suo lavoro condusse all’interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen fu in grado di determinare l’effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti. A prescindere da dove approdarono, ognuna di loro rivoluzionò il campo della fisica quando sembrava non avessero nessuna possibilità di riuscirci, spronando altre giovani donne a fare lo stesso. Frutto di un accuratissimo lavoro di documentazione durato anni e scritto con una prosa cinematografica, Le ragazze della scienza dà finalmente voce a queste straordinarie donne pioniere: il loro intelletto era altrettanto abbagliante di quello di tutti gli uomini con cui collaborarono, ma dovettero lavorare il doppio per dimostrarlo. Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen contribuirono a creare, di fatto, la prima generazione di fisiche, mostrandoci inoltre come la sorellanza e la curiosità scientifica possano trascendere i confini e persistere di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili.


In conseguenza di ciò, i suoi vent'anni di servizio presso l'istituto di Fisica dell'università di Breslavia e il suo status di terza donna in assoluto, in Germania, a essersi qualificata come professore di fisica non significavano nulla alla luce delle sue radici ebraiche. Secondo la legge, Hedwig andava licenziata in tronco.

Trovare le parole per parlarvi de “Le ragazze della scienza” non è facile e il rischio di sminuire l'importanza di questo libro è grande, ma ci voglio provare per le sue protagoniste.


Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hildegard Stücklen e Hertha Sponer sono state quattro donne fondamentali per la nostra società, quattro scienziate che hanno lottato per la fisica e per avere i riconoscimenti che si meritavano.


La loro storia è costellata di ostacoli, di prove da superare, di antisemitismo e misoginia. In uno dei periodo storici più bui della nostra storia loro hanno scelto di dedicarsi alla fisica, di lottare per poter studiare e lavorare al pari di un uomo; hanno scelto di uscire dalle mura domestiche dietro cui erano confinate per dimostrare che non solo mogli e madri, e che possono lavorare quanto (e forse meglio) di un uomo.


Se alle donne era permesso istruirsi, dovevano farlo per conto loro, almeno per un po'. Quello era l'unico modo per evitare di venire esposte al sessismo e alle molestie per il solo fatto di essere tra i banchi dell'università.

A loro dobbiamo tanto di quel poco che noi donne abbiamo ancora oggi in termini di diritti e di opportunità lavorative. È grazie a loro se alcuni piccoli passi in avanti sono stati fatti e se alcune cose sono cambiate: indubbiamente c’è ancora troppo da fare, ma dobbiamo sicuramente ringraziare queste donne.


Io, personalmente, voglio anche ringraziare Olivia Campbell per aver reso Lise, Hedwig, Hildegard e Hertha protagoniste di questo saggio; per averci dato la possibilità di vivere, attraverso i loro occhi e le loro lettere, tutte le sofferenze, le ingiustizie e le difficoltà che hanno dovuto affrontare per far sentire la loro voce.


Mentre gli uomini potevano ambire a qualsiasi cosa, le donne dovevano aspettare il permesso dei maschi.

Voglio, infine, ringraziare Tandem Collective per aver organizzato questa readalong e tutte le ragazze che hanno condiviso la lettura con me.


A voi lettori, che ancora non lo avete fatto, consiglio di leggerlo e di lasciarvi ispirare da queste donne coraggiose e resilienti, e ringraziatele a lettura terminata.


Voto: 5,5/5⭐

 
 
 

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