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Review time: Spy - Ted Bell

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 10 gen
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon venerdì booklovers!

Come sono andate le feste? Io quest'anno avrei preferito saltarle ma non mi posso lamentare tutto sommato. Per iniziare bene l'anno oggi vi voglio parlare di uno dei libri letti lo scorso anno di cui ancora non vi avevo parlato.


Spy di Ted Bell


Trama:



Alex Hawke, agente segreto dell'M16 inglese, è riuscito a stento a sfuggire dalla giungla amazzonica, dove è stato catturato durante una spedizione. Nel corso della sua prigionia Hawke ha scoperto che Muhammad Top, il folle estremista islamico e fanatico del vudù che l'ha catturato, sta pianificando un tremendo attacco contro l'America. Tornato a Londra, Hawke si rende conto che le sue informazioni vengono accolte con perplessità e scetticismo dai capi dei Servizi segreti... Ma in seguito Hakwe viene inviato a Key West per partecipare a un convegno sulla sicurezza internazionale organizzato dalla sua ex amante, il segretario di Stato americano Consuelo de los Reyes, e vi arriva in compagnia del suo grande amico, il geniale ispettore Ambrose Congreve. A Key West i due si riuniranno al loro altro, importantissimo compagno d'avventure, quell'armadio d'uomo di nome Stokely Jones. E al convegno la verità sulla situazione internazionale comincia a venire a galla...


Il crepuscolo era come il lontano ricordo di un amore, o i sogni ormai fievoli di un'infanzia più felice.

“Spy” è un thriller di spionaggio che prende  in considerazione uno scenario che potrebbe essere attuale. Alexander Hawke si troverà nel bel mezzo della progettazione di un attacco terroristico contro l’America e farà di tutto per fermarlo prima che sia troppo tardi.


In questo romanzo viviamo un’avventura ricca di tensione e di suspense come non mi capitava da diverso tempo. La scrittura di Ted Bell è scorrevole, dettagliata al punto giusto e coinvolgente. Il suo stile incalzante permette al lettore di provare le stesse emozioni, la stessa ansia e la stessa paura dei protagonisti.


<<Un confine non è altro che una legge tracciata nella sabbia.>>

Le scene che lo compongono sono arricchite di tutti quei particolari che servono per dare la sensazione di trovarsi negli stessi luoghi dei personaggi e sentirsi soffocati dalla coltre fitta della foresta Amazzonica o in trepidante attesa a Washington per il giuramento del nuovo presidente oppure a combattere lungo il confine messicano sotto attacco degli immigrati che lo superano illegalmente e armati fino ai denti.


Attraverso i suoi personaggi, l’autore riesce a dare voce a una duplice minaccia: il terrorismo fanatico degli islamisti e la criminalità organizzata messicana che vuole riprendersi ciò che era suo. Grazie alla caratterizzazione del capitano Hawke, del commissario Congreve, di Harry Brock, Saladin, Caparina, del segretario di Stato americano, Consuelo de Los Reyes e dello sceriffo della contea di Prairie (Texas), Franklin W. Dixon, si potranno analizzare da vicino i loro pensieri e farsi un’idea a 360° della vicenda e di tutte le sue implicazioni da ogni parte del confine. Questo permette al lettore di avere diverse angolazioni da cui guardare gli eventi e poter avanzare le proprie ipotesi su come la vicenda andrà a finire.


Benvenuto nel mio mondo. Sei sintonizzato sul canale Stokely, fratello. Sempre casini, tutto il giorno e tutto il tempo. Tutto questo non è insolito. Cose del genere succedono sempre. Di continuo.

Quando ho scelto di leggere questo romanzo — che avevo in libreria da anni — mi aspettavo una vicenda ricca di suspense e coinvolgente (non mi aspettavo un finale così prevedibile, anche se non ha guastato la lettura), però non avrei mai pensato che “Spy” sarebbe stato fonte di diversi spunti di riflessione su temi che sono estremamente attuali. Durante la lettura, infatti, alcuni elementi e dialoghi mi hanno fatto pensare che una situazione simile a quella descritta potrebbe realmente verificarsi al giorno d’oggi — soprattutto quando si parla del fatto che il presidente americano valuta se erigere un muro al confine con il Messico, non ho potuto fare a meno di pensare a un discorso analogo che si faceva non molto tempo fa.


Devo dire che questo thriller mi è piaciuto sotto ogni punto di vista: è ben scritto, ha una bella trama e i personaggi sono molto ben caratterizzati. La cosa che più mi ha colpita è che ha un messaggio di fondo che mi mancava trovare in un thriller da diverso tempo, ovvero dimostra come la cooperazione tra Stati e persone diverse — in questo caso America, Inghilterra e Messico tra i buoni, ma anche Iran, Messico e Cuba dall’altro lato — possa essere realizzabile se si ha uno scopo comune che si vuole realmente raggiungere e se si è disposti ad ascoltarsi a vicenda.


Vi consiglio di leggere “Spy” se siete amanti del thriller, dello spionaggio e di storie ben scritte con un lieto fine e un bel messaggio.


Voto: ⭐⭐⭐⭐,5/5


 
 
 

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