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Intervista #camponogaranelmistero: Andrea Riccardo Gasparoni

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 1 nov 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon mercoledì booklovers!

Siamo giunti anche per quest'anno all'ultima intervista degli autori partecipanti al Camponogara nel mistero e chiudo con un autore di libri per ragazzi.

Diamo un caloroso benvenuto ad Andrea Riccardo Gasparoni.


Ciao Andrea, benvenuto su questi schermi e grazie per il tempo che mi hai dedicato. Presentati a chi ci legge: chi è Andrea Riccardo Gasparoni, cosa fa nella vita, perché e da quando/quanto scrive?


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Nella vita, per vivere, faccio il progettista meccanico di impianti di riduzione del gas metano. Vivo a Montecchio Maggiore (Vicenza) insieme alla mia compagna Chiara. Amo passeggiare, visitare i piccoli borghi italiani, ascoltare la musica, guardare la televisione, leggere e il tennis.

La passione per la scrittura è nata dalla voglia di concretizzare la mia fantasia. Era il 2017 quando ho iniziato a scrivere, e da quel giorno, questa passione non ha fatto altro che crescere.


Passione recente ma ben coltivata da quello che ho potuto leggere tra le righe del tuo romanzo. Che cosa ti aspetti dalla partecipazione al Camponogara nel mistero? E cosa ti ha spinto a partecipare?


Ho conosciuto Kety durante un evento ad Abano. Mi ha spiegato questa iniziativa e mi ha incuriosito molto. Da questo evento mi aspetto di conoscere molti scrittori, molti lettori e, perché no, magari di far conoscere a qualcuno i miei romanzi. Infondo, scriviamo per essere letti.


Di sicuro conoscerai tante persone e, per quella che è stata la mia esperienza personale, saranno persone che ti arricchiranno tanto. Venendo al succo della nostra chiacchierata: di cosa parla “Il risveglio della Fenice”? E perché hai deciso di partecipare con questo romanzo piuttosto che con un altro che avrebbe soddisfatto i requisiti richiesti?


Il risveglio della Fenice è il primo volume della trilogia fantasy epica: Storie delle Terre Unite.

Seth, Caleb e Ginevra partono alla volta dei Quattro Regni con lo scopo di riunirli per contrastare così il malvagio Goldfire, il tiranno delle Terre Unite. In queste pagine però, ci sarà anche un secondo viaggio, più intimo, che porterà i nostri protagonisti ad abbracciare un destino che li lega a Goldfire e all’antica leggenda dei quattro fratelli: Fenice, Dragone, Grifone e Pegaso. Alla leggenda delle Quattro Creature che crearono le Terre Unite.

Ho voluto partecipare con questo libro perché racchiude molti misteri: la verità sui Quattro Fratelli, l’arrivo o meno di questo Mago leggendario, la fuga di Christina, e molto altro ancora. Poi, volevo dare un’occasione a questa trilogia di emergere.


Sono curiosa di andare avanti e svelare tutti i misteri racchiusi in questa trilogia. E ora le domande scomode per ogni autore. A quale personaggio/scena sei più affezionato/a? E qual è stato quel personaggio/scena che ti è stato più difficile scrivere? Perché?


Il mio primo personaggio preferito, per evitare spoiler, non lo dico. Il secondo è Erik. Il saggio/burbero mentore che si trasforma in “padre adottivo”, con le sue fragilità, le sue insicurezze e la sua enorme forza.

Personaggio più complicato: Caleb. Caleb ha un carattere molto distante dal mio. Per questo ho faticato molto. Poi è quello che, nel corso della trilogia, matura più di tutti.

Scena preferita: Ho adorato scrivere di quando Caleb prende a pugni Malcom. Giuro che ridevo. Ma più di tutte, l’arrivo della figura misteriosa alla fattoria. Poi, tra le più importanti, l’attacco dei Debelli.


Caleb ha dato del filo da torcere anche a me quando leggevo: era un continuo amore e odio per lui 😅 E quando prende a pugni Malcolm, beh è stata una scena molto divertente! Quanto c’è di te in quello che scrivi?


Direi tanto. Seth l’ho caratterizzato su di me, Luke su mio fratello. L’incontro con Chiara, l’abbraccio, è accaduto davvero. Asli è un piccolo borgo medievale Toscano, Monteriggioni.


Oserei dire che leggendo questa trilogia i lettori possono imparare a conoscere anche l'autore, il che non è niente male a mio parere. Siamo giunti quasi al termine e mi sembra "d'obbligo" chiederti: cosa vorresti trasmettere ai tuoi lettori con i tuoi romanzi? E con “Il risveglio della Fenice” cosa vorresti arrivasse a chi legge?


Da scrittore ho un obiettivo: trasmettere la passione per la lettura. So bene che è sfidante, so bene anche di non essere una promessa della letteratura, però scrivo romanzi per ragazzi proprio per questo.

Il risveglio della Fenice racchiude alcune morali. Il rispetto per la natura, il senso di sacrificio. I valori dell’amicizia, e di quanto sia importante essere buoni con gli altri e accettare anche chi è diverso da noi.


E per finire questa lenta tortura: saluta i lettori con una frase, un aneddoto che ti rappresenta o che pensi possa far piacere leggere.


Vi saluto lasciandovi questo meraviglioso estratto, una frase che riesce a commuovermi tutte le volte che l’ascolto o che la leggo: A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie. Esse continuano a vivere dopo di lui, e così egli diventa immortale.

Dal film "Big Fish - Le storie di una vita incredibile" di Tim Burton


Ringrazio di cuore Marina per questa intervista e tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa Camponogara nel mistero organizzata da Kety Franzolin. Mi unisco ai ringraziamenti a Kety e a tutta la pro loco di Camponogara per l'organizzazione e aggiungo un ringraziamento anche ad Andrea per il tempo che mi ha dedicato. A voi non mi resta che ricordare di passare a Camponogara il 4 e 5 Novembre.

 
 
 

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