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Intervista #camponogaranelmistero: Federica Gaspari

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 30 ott 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon lunedì booklovers!

Oggi iniziamo la settimana conoscendo una delle autrici partecipanti al #camponogaranelmistero.

Diamo un caloroso benvenuto a Federica Gapari.


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Ciao Federica, benvenuta e grazie per il tempo che hai dedicato a me e ai miei lettori. Direi di iniziare subito. Presentati a chi ci legge: chi è Federica Gaspari, cosa fa nella vita, perché e da quando/quanto scrive?


Sono una che ci prova, non sempre ci riesce; ho una laurea magistrale in Scienze dell’Antichità con curriculum archeologico conseguita dopo un diploma di maturità scientifica; oltre a scrivere, lavoro da anni nel settore editoriale come editor, correttrice bozze, direttrice di collana e mi diletto anche nella grafica per l’editoria (creazione di copertine, card promozionali, eccetera); amo studiare e imparare cose nuove, credo fortemente nel potere della cultura e della formazione continua; ho un marito e un bimbo che adoro, amo i gatti, la montagna, i videogiochi, i libri (che strano!), la musica di quasi ogni genere, e mille altre cose.


Chi ci prova è già a buon punto direi, quindi complimenti per averci provato e per continuare a provarci sempre. Entrando nel vivo di quello che ci ha portato ad incontrarci: cosa ti aspetti dalla partecipazione al Camponogara nel mistero? E cosa ti ha spinto a partecipare?


Amo la mia regione, il Veneto, dove ambiento quasi tutte le mie opere, e mi piace conoscerne i segreti, i misteri, le tradizioni; inoltre credo che una manifestazione come questa sia una buona possibilità per creare rete e fare in modo che la gente entri in un circolo virtuoso di cultura che può fare bene a tutti.


Senz'ombra di dubbio un po' di cultura non fa male a nessuno, anzi farebbe molto bene se in giro la si promuovesse di più in tutte le fasce d'età. E visto che parliamo di cultura, ti va di dirci di cosa parla “Nella nebbia”? E perché hai deciso di partecipare con questo romanzo piuttosto che con un altro che avrebbe soddisfatto i requisiti richiesti?


Nella nebbia è il secondo romanzo della serie crime che ha come protagonista il criminologo del RIS Alan Giuliani e ho deciso di portare questo romanzo a Camponogara nel mistero perché è l’ultimo uscito (aprile 2023) e perché è ambientato in una zona vicina, nella pianura della bassa provincia di Treviso, proprio tra fine ottobre e inizio novembre: mi è sembrato un segno del destino! Il romanzo è appunto un crime, nel quale il protagonista deve fare i conti con uno spietato omicida seriale, ma anche con i propri demoni interiori e con un misterioso passato.


Più segno del destino di questo credo non ci sia nulla 😉 In più credo che sia un romanzo interessante, dovrò senz'altro recuperare entrambi i volumi quanto prima. E' giunto il momento di una domanda che la maggior parte degli autori trova un pochino ostica: a quale personaggio/scena sei più affezionato/a? E qual è stato quel personaggio/scena che ti è stato più difficile scrivere? Perché?


Sicuramente Alan, il protagonista, è il personaggio a cui sono più legata, anche perché per scrivere devo stare nella sua testa, in quanto il romanzo è scritto in prima persona; un altro personaggio che amo molto è Eris Battaglia, la scrittrice amica di Alan che suo malgrado si è ritrovata invischiata in questa storia assurda fin dal primo volume.


Amo i libri in prima persona e credo sia una bella sfida scriverli entrando nella testa del protagonista. Ma quanto c’è di te in quello che scrivi?


Moltissimo, direi. Inserisco pezzetti di me, di quello che amo e di quello che odio, ovunque: nei personaggi principali, nelle comparse, nell’ambientazione; credo che questa sia una delle parti più belle della scrittura: poter mettere a nudo delle parti di sé senza esporsi troppo, sfogarsi in qualche modo.


E' un po' come lasciare un ricordo di te a chi verrà dopo, in modo che tu non smetta mai di vivere: una cosa bellissima! E ora credo proprio che chi ci legge voglia sapere cosa vorresti trasmettere ai tuoi lettori con i tuoi romanzi? E con “Nella nebbia” cosa vorresti arrivasse a chi legge?


Con i miei romanzi spero di far passare qualche ora di puro svago a chi legge. Non ho velleità da premio Nobel o da Pulitzer, non mi interessa particolarmente la denuncia sociale, anche se cerco sempre di contestualizzare in questo senso, aggiungendo ai miei romanzi qualche piccolo dettaglio al riguardo. Non amo molto approfondire questi passaggi, però, forse perché è una cosa che da lettrice non apprezzo particolarmente. Quindi il mio scopo è creare una storia che possa catturare il lettore, che possa farlo entrare in un mondo che non è il suo, che possa farlo sentire legato ai luoghi e ai personaggi che racconto.


Chissà magari un giorno arriveranno anche un bel Nobel o un bel Pulitzer, mai dire mai 😉 Però, devo dire che voler far svagare il lettore per qualche ora è una cosa bellissima: spesso al giorno d'oggi non si ha tempo o voglia per spegnere il cervello dai mille problemi e si è sempre di corsa, trovo ammirevole che ci siano autori che vogliono aiutarci a staccare la mente. E ora, ahimè, siamo giunti al termine di questa piacevole chiacchierata: ti va di salutare i lettori/chi ci segue con una frase, un aneddoto che ti rappresenta o che pensi possa far piacere sentire/leggere.


Innanzitutto grazie per essere arrivati fin qui. Poi vi saluto con una citazione del commediografo veneziano Carlo Goldoni, che mi accompagna ogni volta che lavoro a un romanzo, perché rappresenta anche la mia ricerca stilistica e la mia volontà di arrivare al pubblico in un certo modo: “Lo stile, poi, l’ho voluto (…) semplice, naturale, non accademico od elevato. (…) I sentimenti debbono esser veri, non ricercati, e le espressioni a portata di tutti”.


E con questa bella citazione, io ringrazio nuovamente Federica per il tempo che ci ha dedicato e le auguro un grosso imbocca al lupo. Inoltre, rinnovo i miei ringraziamenti a Kety e a tutto lo staff di Camponogara nel mistero per aver reso possibile questa seconda edizione.

 
 
 

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