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Intervista #camponogaranelmistero: Roberto Carraro

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 6 ott 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Ciao Roberto, bentronato su questi schermi.

E' passato un anno circa da quando, in altra modalità, ci siamo trovati a parlare dei tuoi libri e di #camponogaranelmistero. Sono felice di poterti ospitare di nuovo e di poterti rivedere a Novembre per scambiare due parole di persona.


Direi però di cominciare questa nostra chiacchierata all'insegna del mistero da una domandina semplice ed introduttiva per chi non ci ha seguiti lo scorso anno, ti andrebbe di raccontare un po’ chi sei, cosa fai, perché scrivi e da quanto?


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Mi chiamo Roberto Carraro e sono nato a Padova nel 1965.

Oltre a scrivere, ballo tango argentino e pratico voga alla veneta (barche di legno tipiche della laguna di Venezia) – aspetto che si ritrova all'interno de L'armadio dimenticato - e TaiChiChuan (arte marziale morbida).

La scrittura è una passione che coltivo praticamente da quando ho cominciato a scrivere, anche se è diventato un impegno più strutturato da circa una quindicina d'anni. Nel corso di questo periodo mi sono auto pubblicato con diversi romanzi che sono tutti diversi per soggetti ed ambientazioni.


Dovresti gentilmente dirmi dove trovi il tempo per fare tutto e avere anche le energie per lavorare perché io fatico a mettere insieme due cose nella stessa giornata lavorativa e nel weekend non ne parliamo poi. 😅 Scherzi a parte! Direi di entrare nel vivo della conversazione con la prossima domanda: Cosa ti ha portato a decidere di portare “L’armadio dimenticato” al Camponogara nel mistero piuttosto di un altro libro che avrebbe soddisfatto i requisiti di questa edizione?


Il tema dell'edizione è “Il Fuoco”. Forse è un po' complicato basare un libro su un solo scenario e aspetto, ma all'interno del mio “L'armadio dimenticato” c'è il fuoco di antiche battaglie. Scene romanzate ed inventate ma basate su reali avvenimenti storici. Fuoco di incendi e fuoco greco lanciato da catapulte.

Altri miei titoli non hanno sufficiente fuoco da centrare il soggetto richiesto, anche se potrebbero infiammare di interesse un lettore.


Un tema molto importante quello scelto per questa edizione e concordo con te che non sia semplice basare un libro su un solo tema, ma da quello che racconti de "L'armadio dimenticato" sono molto curiosa di leggerlo e conto di farlo nei prossimi giorni. Però preparati perché potrei subissarti di domande o commenti durante la lettura o quando ci vedremo. 😅 Perciò per aumentare la mia curiosità e quella dei lettori ti direi di raccontarci un po’ di cosa parla “L’armadio dimenticato” e com’è nato?


“L'armadio dimenticato” era terminato già un paio di anni fa, ma attendevo le modalità giuste e il giusto slancio per pubblicarlo. Questo oltre alle continue limature e alla ricerca di un titolo adeguato.

È un romanzo che è ambientato in tre diverse epoche storiche, ma sempre con Venezia come sfondo e come protagonista. Per ogni epoca storica c'è un personaggio di riferimento oltre ad esserci la presenza dell'Arcangelo Michele che, come Venezia, è presente nell'intreccio.

Gli accoppiamenti sono:

Tredicesimo secolo – Quarta Crociata – Pantaleon Falier – Giovane mercante imbarcato come partecipante alla Crociata

Anni '80 del XX secolo - Antonio ZANIOLO detto Nani – piccolo ladro

2023 – Alvise Scarpa – Ispettore di Polizia che indaga dopo il ritrovamento di una mummia in un armadio.


Tre epoche importanti per la nostra storia direi. E hai decisamente stuzzicato la mia curiosità: devi sapere che io sono un'amante di romanzi storici con un po' di mistero soprattutto se mi riportano indietro in diverse epoche. Perciò questa mia domanda è d'obbligo: qual è il personaggio/la scena a cui sei più legato? E qual è quel personaggio/scena che ti è stato più difficile scrivere? Perché?


È un po' come chiedere a una mamma quale figlio preferisce. Diciamo che ogni personaggio ha delle caratteristiche particolari che me lo fanno amare. Non ho ricordi di una difficoltà di stesura, oltre alle varie impuntature e rallentamenti che avvengono sempre. Per sottolineare qualcosa, preferisco un aspetto positivo e devo dire che mi è piaciuto immaginare i sogni di Pantaleon, che sono sogni chiaroveggenti e con una forte connotazione Spirituale.


Beh una domandina scomoda dovevo metterla sennò che gusto c'era nel farti l'intervista?! 😜 Ma ho finito con le domande difficili vorrei passare a qualcosa che entra nel vivo del Camponogara nel Mistero 2023. Penso tu abbia visto il programma che Kety e tutti gli organizzatori hanno preparato per questa edizione, cosa ne pensi? E cosa ti ha spinto a partecipare anche quest’anno?


Rimango sempre stupito dell'energia e delle capacità organizzative di Kety. Il programma è molto ricco per permettere a persone di tutte le età di partecipare e trovare occasioni di divertimento e crescita culturale. Per quanto riguarda la scelta di partecipare, questa è stata determinata dal fatto che avevo un titolo attinente al tema del concorso e dalla voglia di avere una vetrina di promozione molto attraente.


Beh Kety è una forza della natura in tutto quello che fa e mi servirebbe avere la metà delle sue energie nonché delle sue idee meravigliose. Quest'anno aveva detto che si sarebbe superata e credo lo abbia fatto alla grande cercando di coinvolgere tutte le età e di non lasciare indietro nessuno. Ma siamo, ahimè, giunti alla fine di questa nostra chiacchierata quindi ti chiederei di salutare i lettori come meglio ti senti (con una frase o un qualcosa che ti contraddistingue o un aneddoto che pensi possa far piacere sentire/leggere)


Mi piace ricordare quello che è stato il mio “esordio” nel mondo della scrittura, anche se poi da questo episodio al primo libro sono passati molti anni.

Frequentavo l'ultimo anno alle scuole superiori e il quotidiano locale aveva indetto un concorso per le scuole. Mi ricordo che ho letto il bando, ho subito deciso di partecipare. Quel pomeriggio stesso, a casa, mi sono seduto al tavolo della cucina, dove facevo sempre i compiti, e mi sono detto: “adesso scrivo un tema e vinco”.

La cosa, incredibile a dirsi, è successa. Il mio è stato uno dei dieci temi scelti per essere premiati.


Direi che è stata un'esperienza positiva per essere la prima. Io ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e ti auguro imbocca al lupo per tutto! Ringrazio sempre Kety e tutti gli organizzatori di questo meraviglioso evento e aspetto chiunque sia nei pressi o abbia voglia di venire a Camponogara (VE) di passare a trovarci il 4 Novembre. E se avete voglia passate anche il 5 di Novembre perché le attività saranno tantissime.

 
 
 

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