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#Intervistaconlemergente: Erika Fontanella

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 25 feb 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon sabato booklovers! Finalmente torno a farvi conoscere un'autrice emergente che è anche un'amica e una splendida persona con cui collaboro parecchio e che adoro. Perciò diamo un caloroso benvenuto a Erika Fontanella.



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Ciao Erika, benvenuta in questo mio piccolo spazio emergente! Spero tu possa sentirti a casa e libera di passare per questo salottino quando e come vuoi. Io ho imparato a conoscerti collaborando con te grazie ad Autrici emergenti, ma ti va di raccontare un po' di te a chi ci legge e da dove nasce la tua passione per la scrittura?


"Raccontarvi di me impiegherebbe troppo, sono un miscuglio di emozioni. Quello che posso dirvi è che mi chiamo Erika e lavoro nelle scuole con i bambini bisognosi di assistenza scolastica educativa. Alcuni mi definisco “scrittrice” perché ho pubblicato un libro ma ogni volta sentirlo dire mi stupisce perché io non mi sento tale. Sono solo una persona amante della scrittura che ha avuto la fortuna di pubblicare. La mia passione nasce fin da piccola, spendevo il tempo scrivendo e immaginando finali alle mie serie tv preferite o ai cartoni animati. Ho iniziato a creare fan fiction e poi a inventare storie. Sfogavo le mie paure e le mie ansie."


Sei un uragano di vitalità e simpatia! Sono sicura che anche i bambini a cui insegni ti vedano così e mi sarebbe piaciuto avere un'insegnante come te quando ero più piccina. Dal momento che scrivi praticamente da sempre, mi sorge spontanea la prossima domanda, ovvero: cos'è per te la scrittura?


"La scrittura per me è un modo di vivere e superare alcune emozioni. Sfogo così quello che provo, come se fosse un’amica sulla quale fare affidamento."



La scrittura (come anche la lettura) è un'ottima amica e consigliera per come la vedo io e personalmente spesso mi affido ai libri per analizzare un momento no o una situazione che non capisco o per superare una crisi personale a volte anche per futili motivi. Ma dimmi, ti ispiri a qualcosa di particolare quando scrivi(canzoni, posti, momenti vissuti, racconti…)?


"So che sembro ripetitiva ma mi ispiro alle emozioni, passate o presenti. Da una sensazione creo un momento e, da quel momento, la storia."


Il potenziale delle emozioni è qualcosa di magico e unico al mondo ed è bello che ci siano persone come te che da una di esse riescono a trarne storie ricche di verità, evasione e insegnamenti forti e utili. Veniamo ora al motivo per cui sei una scrittrice - anche se tu non ti ci senti - parlaci di “Ad un passo dal cuore”: da dove nasce l’idea per questo tuo romanzo?


"L’idea di “Ad un passo dal cuore” nasce da un’esigenza. Sentivo il bisogno di sfogare la mia rabbia, la mia tristezza e il mio dolore e di farlo in maniera sana. In fondo dalla sofferenza nasce la più forte delle creazioni."


Ho sentito dire che il libro sia un concentrato di emozioni e anche che potrei volerti venire a trovare a casa una volta terminato - si perchè ancora non l'ho letto, ma prometto di farlo al più presto - e ho quasi paura ad iniziarlo (considerando che chi me lo ha detto la pensa come me su moltissime cose durante le letture comuni che facciamo). Per cui ti chiedo, qual è un buon motivo per leggere "Ad un passo dal cuore"?


"Io lo definisco “romanzo emozionale”, e non perché debba per forza far emozionare (anche se lo spero), ma perché nasce e vive di emozioni, che sono anche il fulcro della storia."


E sono certa che avrai tutte le mie lacrime e quelle di parecchi lettori - o comunque le loro emozioni più vere e forti -. Viste tutte le emozioni in ballo, ti va di raccontarci qual è stato il momento più difficile/complicato durante tutto il processo che ha portato alla pubblicazione del tuo primo romanzo?


"Paradossalmente il momento più complicato è stato quello relativo alla decisione di farlo conoscere e quindi pubblicare. La scrittura era sempre stata personale e non avevo mai fatto leggere nulla a nessuno perché ogni volta sentivo di rimanere nuda e quasi mi vergognavo all’idea di mostrare quella parte di me. Scrivo di ciò che provo, arricchisco il tutto creando una storia, ma fondamentalmente in ogni personaggio c’è una parte di me e ho sentito per tanto tempo che tutto dovesse essere solo mio."



Dicono ci voglia coraggio per decidere di pubblicare e affidare un pezzetto della propria anima al lettore e tu, come tanti altri, ne hai avuto tanto! E per finire la tortura, lasciaci una frase, raccontaci un aneddoto, un libro o qualsiasi cosa ti rappresenti al meglio.


"“Io non l’ho più questo bisogno, perché muojo ogni attimo io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori.” Uno, nessuno e centomila."


Questa frase mi invoglia ancora di più a leggere "Ad un passo dal cuore" e anche "Uno, nessuno e centomila"!


Grazie Erika per il tempo che ci hai dedicato e per il coraggio che hai trovato per pubblicare, tratteremo bene il pezzetto di te che ci hai affidato. Buona lettura a tutti voi che ci avete seguite fin qui e mi raccomando leggete il romanzo di Erika.

 
 
 

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