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#Intervistaconlemergente : Flavia Talarico

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 19 mar 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 16 apr 2022

Buon sabato booklovers! Oggi voglio inaugurare con voi questa nuova rubrica in cui intervisto le autrici emergenti con cui collaboro e ho già collaborato.

Oggi voglio parlarvi di una ragazza dolce che ho conosciuto quasi per sbaglio e per cui sto organizzando un Review party (se volete partecipare scrivetemi >QUI<) perciò bando alle ciance....


Vi presento Flavia Talarico


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Ciao Flavia, benvenuta in questa nuova rubrica di cui sei l'apripista 😉

Raccontaci un po’ di te e da dove nasce la passione per la scrittura?


"Ciao a tutti! Sono Flavia Talarico e ho 22 anni. Sono nata a Maratea il 27.08.1999 da madre Svizzera e padre Calabrese. Fin da piccola ho avuto una passione per la lettura, ovviamente da bambina leggevo le favole e tutto ciò che aveva a che fare con i racconti per bambini.

Crescendo e vedendo che la mia vita di tutti i giorni mi stava stretta, anche a causa del paesino in cui vivo, mi rifugiavo nei libri e nella scrittura. Ho sempre amato l'idea di scrivere un mio libro che parli delle mie storie, così un giorno durante il lockdown mi sono messa a scrivere "Le luci di Roma" basandomi sulla seconda guerra mondiale e sull'amore complicato."



E "benedetto" sia il lockdown che ha fatto scoprire nuove passioni o ci ha dato il coraggio di seguire quelle di sempre. Ma dimmi un po' cos’è per te la scrittura?


"La scrittura per me è, rifugiarsi nella tua realtà. E' come se fosse un secondo mondo, ma la cosa più bella è che è il TUO mondo quello dove riesci a capirti solo tu e non ti devi giustificare per ciò che oensi o ciò che vorresti fosse la TUA realtà."


Penso di condividere questa tua idea, nonostante sia una piccola lettrice, condivido le tue opinioni in merito al voler avere un mondo proprio dove non siamo giudicati e abbiamo amici sinceri. Tutto l'opposto di quella che è la realtà in cui viviamo. A proposito di questo, ti ispiri a qualcosa di particolare quando scrivi(canzoni, posti, momenti vissuti, racconti…)?


"Si, per il mio primo libro mi sono focalizzata molto sulla realtà di quel che era la seconda guerra mondiale, pensando molto alle difficoltà delle persone non ariane. E soprattutto all'idea che ci fossero tanti amori che non potevano essere vissuti a causa di un'etichetta che veniva data in quei tempi. Così il mio romanzo porta il messaggio che, nonostante la catastrofe in cui erano coinvolti, i ragazzi davano spazio all'amore."


Un messaggio forte portato da una giovane ragazza come te. Speriamo che venga recepito e usato per fare buone cose, considerando quello che stanno vivendo gli ucraini in questi giorni difficili.

Quando ho letto titolo e sinossi del tuo romanzo mi sono sempre chiesta da dove sia nata l’idea per questo tuo romanzo?


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"Il romanzo "Le luci di Roma" nasce in modo spontaneo. In un giorno qualunque dissi al mio ragazzo che avrei voluto scrivere un libro e pubblicarlo, ma che non avevo il coraggio per paura dei giudizi altrui. In più in quell'anno non avevo possibilità economica per prendermi un computer, perciò un giorno si è presentato con un pc dicendomi <<Ti prego, fai ciò che vuoi veramente.>> E così è nato questo mio piccolo libro.

La seconda guerra mondiale, invece, l'ho scelta perchè quando ho iniziato a mettere insieme le idee mi trovavo in prossimità del giorno della memoria. Mentre Roma è stata scelta in quanto è una città che da sempre affascina me e il mio ragazzo, inoltre la prima canzone che mi ha dedicato, quando ci siamo conosciuti, è stata "Le luci di Roma" di Ermal Meta.

Se posso svelarti un piccolo particolare a cui tengo: la descrizione del protagonista maschile è tale e quale a quella del mio fidanzato, perciò si può dire che il mio primo libro l'ho dedicato alla persona che amo e che ha sempre creduto in me."


Wow! Questo si che è un sogno che si realizza e i più romantici di noi vorrebbero essere al tuo posto 😉. Dopo che ci hai parlato di te e del romanzo cosa ne dici di darci un buon motivo per leggere “Luci di Roma”?


"Ovviamente, non posso non direi i sentimenti. Volevo trasmettere al lettore sentimenti che fossero sia negativi che positivi. Far provare a chi legge anche della rabbia affinché una cosa simile non si ripeta mai più, anche se vista la situazione Ucraina diciamo che siamo tornati indietro di nuovo anziché aver imparato dal passato."


Concordo in pieno con tutto quello che dici, ho spesso l'impressione che qualcuno abbia "saltato" determinate lezioni di storia o si sia messo i tappi per non sentirle. Ma per finire la tortura, lasciaci una frase, raccontaci un aneddoto, un libro o qualsiasi cosa ti rappresenti al meglio.


" <<Ma ciò che mi stupì di quella creatura, fu il suo sorriso>> - Le Luci di Roma. Guardate le cose sempre con un occhio positivo, anche quando sembra non ci sia più nulla da fare o da pensare, nonostante vi sembri che la via d'uscita non ci sia. Non buttatevi a terra, se succede una cosa brutta fate di tutto per trovare la parte positiva di essa."


Flavia, io ti ringrazio per questa chiacchierata piacevole e per esserti aperta con me e con i lettori del mio blog. Ti auguro tanta fortuna con "Le luci di Roma" e di realizzare tutti i tuoi sogni nella vita.

A voi lettori, invece, ricordo che se volete partecipare al review party che si terrà dall'11 al 15 aprile i posti sono ancora liberi dovete solo scrivermi cliccando sul link che ho lasciato all'inizio dell'articolo sarà poi mia premura darvi tutte le informazioni necessarie.



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Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi
o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere.

Gustave Flaubert

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