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#Intervistaconlemergente: Greta Barrovecchio

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 10 dic 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon sabato booklovers! Ritorno finalmente, dopo mesi, con la rubrica #intervistaconlemergente e oggi ho l'immenso piacere di farvi conoscere una furia nella scrittura, una ragazza con mille idee e troppo poche mani e ore in una giornata per mettere nero su bianco tutto quanto.


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Diamo quindi il benvenuto a Greta Barrovecchio che ringrazio infinitamente per il suo tempo e per l'attesa di vedere pubblicata la sua intervista. Spero tu possa trovarti bene in questo posticino riservato a voi emergenti, ti va di iniziare raccontandoci un po' di te e da dove nasce la tua passione per la scrittura?


"Ho perso il padre da molto piccola ed ho trovato nella scrittura una valvola di sfogo.

I miei libri nascono dal bisogno di liberare la mia mente da dolori e idee.

Sembra strano ma nel mio caso vanno di pari passo, le idee nascono dai miei dolori e dalle mie insoddisfazioni, portandomi poi a scrivere libri.

e per quanto possa sembrare una cosa buona, l’avere idee a volte (come nel mio caso) può essere una maledizione.

Insomma, mi servirebbero almeno altre sei braccia e altre cinquanta ore in più nell’arco della giornata per riuscire a star dietro alla mia testa."



Mi dispiace per tuo padre non oso immaginare il dolore provato dalla piccola Greta. E sono contenta che la scrittura in qualche modo ti abbia aiutata ad accettare questa importante perdita e che sia ancora un aiuto per te nell'affrontare momenti difficili della tua vita, soprattutto perché ti fa creare dei piccoli capolavori. Ma prima di parlare dei tuoi bimbi, ti andrebbe di raccontarci cos'è per te la scrittura?


"Beh, per prima cosa è uno sfogo.

Scrivere mi aiuta a tirare fuori ciò che tengo dentro, emozioni, sogni e qualsiasi altra cosa che mi tormenta.

Ma non è solo questo, è anche una possibilità.

La possibilità di poter sognare.

Di vivere la vita che ci piacerebbe avere, di vivere ciò che purtroppo ci è negato."



Un po' quello che è la lettura per me: un bellissimo viaggio in ogni luogo vero o inventato e la possibilità di essere chiunque noi sogniamo. Ti ispiri a qualcosa di particolare quando scrivi (canzoni, posti, momenti vissuti, racconti…)?


"Soltanto una volta mi sono lasciata ispirare da un brutto e doloroso momento della mia vita (nel romance che ho pubblicato).

Per quanto riguarda gli altri libri, ho un piccolo segreto che mi permette di scrivere senza intoppi.

Cuffie nelle orecchie e sigle degli Anime giapponesi.

Mi lascio guidare dalla musica e lascio che le parole escano fuori da sole."



Un romance davvero emozionante e toccante, leggendolo, si capisce che è una vicenda che ti ha toccata da vicino. Lasciando da parte le cose tristi e dolorose, ti andrebbe di parlarci de "L'eredità di Aristel": da dove nasce l'idea per questo tuo romanzo?


"È stato il primo romanzo in assoluto che ho scritto.

Ho iniziato a buttar giù parola dopo parola con l’intenzione di scrivere ciò che io da lettrice vorrei leggere e per quanto riguarda il mio gusto personale, credo di esserci proprio riuscita."


Da lettrice del libro ti confermo che sei riuscita a scrivere e a creare quello di cui anch'io vorrei leggere più spesso e per questo ti devo solo ringraziare. Per questo, sono a chiederti un buon motivo per leggere "L'eredità di Aristel"?


"Beh, io sono di parte, per me è bellissimo ed è il libro che mi è riuscito meglio (per adesso).

Consiglierei di leggerlo perché merita.

Perché già dalle prime pagine ti ritrovi all’interno della storia, all’interno di Deva e protagonista delle sue emozioni.

Lo consiglierei perché è un romanzo pieno di novità e colpi di scena. Ti porta all’avventura e alla scoperta di un mondo popolato da esseri sovrannaturali.

È un viaggio pieno di difficoltà e sacrifici ma anche pieno di amicizia e di amore.

E poi cavolo, ci sono i draghi.

Questo è già un motivo sufficiente."


Draghi e forti emozioni che ti accompagnano alla scoperta di Aristel e di Deva per me sono sufficienti e credo anche per molti dei miei lettori - altrimenti non sarebbero qui. E per finire la tortura, lasciaci una frase, raccontaci un aneddoto, un libro o qualsiasi cosa ti rappresenti al meglio.


"“Mai arrendersi” questo in sostanza è ciò che mi rappresenta.

La voglia di andare sempre avanti nonostante le difficoltà mi accompagna da sempre, non mollo mai e non mi arrendo mai, neanche quando avrei mille motivi per farlo."


Direi che è un'ottima frase per spronarsi anche a fare sempre del nostro meglio. Ti ringrazio dal profondo del cuore per il tempo che mi hai dedicato e spero di tornare a collaborare presto con te e ad ospitarti in questo piccolo spazietto che è il mio blog - per te è sempre aperto non hai che da chiedere.


Ringrazio anche chi ci ha lette fino a qui e lo invito a leggere "L'eredità di Aristel" ma anche "Sulle note della felicità" e qualsiasi altra cosa sia uscita o uscirà dalla penna di Greta.

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Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi
o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere.

Gustave Flaubert

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