Buon sabato booklovers! Oggi torno con una nuova autrice che non vede l'ora di farsi conoscere...
Benvenuta Linda e grazie per avermi dedicato qualche minuto del tuo tempo prezioso per rispondere a queste domande e farti conoscere da chi ci legge. Direi di partire da zero, raccontaci un po’ di te e da dove nasce la passione per la scrittura?
"Potrei riassumermi in due parole: moto e libri. Sì, mi piacciono le moto, ne guido una di duecento chili. E adoro i libri, di qualunque genere. Negli ultimi anni da lettrice ho fatto il grande salto e mi sono lanciata in un mondo nuovo, quello della scrittura.
La passione per la scrittura nasce un po’ per caso. Prima di #iogioco non avevo mai scritto neanche un racconto o qualcosa del genere. Figurati che nei temi non raggiungevo nemmeno la sufficienza, li vivevo come una costrizione e io non volevo essere obbligata a scrivere a tutti i costi. Però ho sempre avuto molta fantasia, ho iniziato a inventare storie fin da piccolissima. Ho impiegato più di trent’anni prima di iniziare a scrivere sul serio. Meglio tardi che mai. "
Io credo che non ci sia un'età giusta in cui iniziare a scrivere, chi scrive lo fa perché ha qualcosa da raccontare e non riesce più a tenerlo dentro e questo può succedere a 20 anni come a 30/40/50 e via dicendo. Ma dicci, cos’è per te la scrittura?
"La scrittura è un viaggio, è libertà. Per me è come salire con la mia moto a oltre 2000 metri superando una serie di tornanti: impegnativo, ma quando sei lassù in cima la vista è impagabile. Ecco, scrivere è un po’ questo: non è affatto semplice, ci sono i periodi bui, quelli in cui il foglio resta bianco, ma poi quando ti ritrovi tra le mani il libro che hai scritto proprio tu la soddisfazione è enorme."
Hai usato un'immagine bellissima e che mi trova d'accordo! Non scrivo - per il momento - però sono consapevole che scrivere un romanzo non sia una passeggiata e la salita in moto è il modo giusto per immaginarla e per far capire a chi "non è del mestiere" quello che uno scrittore vive e prova durante tutto il suo percorso. Ora, però, sono curiosa: ti ispiri a qualcosa di particolare quando scrivi(canzoni, posti, momenti vissuti, racconti…)?
"Sicuramente alcuni episodi che ho raccontato nei miei libri sono il frutto di momenti vissuti, ma soprattutto in “Cambio di gioco” mi sono lasciata trasportare dall’ispirazione del momento. Sono stati i miei personaggi a guidarmi e non il contrario."
Credo che le storie più belle nascano proprio quando sono i personaggi che guidano gli autori e non viceversa, o almeno quelle che ho letto io finora sono nate così. Ma visto che li hai nominati tu, parlaci di “#IoGioco” e “Cambio di gioco”: da dove nasce l’idea per questi tuoi romanzi?
"È stata tutta “colpa” della mia passione per il calcio. Ho giocato per anni ed è stato naturale ambientare entrambi i romanzi in un mondo che conosco bene e che ha fatto parte di me per così tanto tempo. Piano piano da quei fogli disordinati pieni di appunti, scritti la domenica sera dopo le mie partite, è nata la storia di Ky e Lexi, le due protagoniste. Il finale aperto di “#iogioco”, il più introspettivo tra i due, mi ha poi spinta a scrivere il seguito, il più romance “Cambio di gioco”."
Non sono amante dello sport in generale e, soprattutto, fatico a capire le regole del calcio - per quanto magari siano semplici - però ammetto di essere incuriosita da questi tuoi due romanzi che non vedo l'ora di leggere. Ma visto che ancora non li ho letti, se ti chiedessi un buon motivo per leggere “#IoGioco” e “Cambio di gioco”?
"È una storia semplice ma che offre anche diversi spunti di riflessione. E poi la complicità di Ky e Lexi è così dolce! Ma soprattutto: la squadra dei Lions riuscirà a vincere finalmente il campionato dopo anni di delusioni?"
Penso che un appassionato di calcio lo leggerebbe solo per l'ultima domanda 🤣 Io invece credo che lo leggerò perché sono curiosa di conoscere Ky e Lexi - tra l'altro due nomi particolari che mi piacciono - e la loro complicità! E per finire la tortura, lasciaci una frase, raccontaci un aneddoto, un libro o qualsiasi cosa ti rappresenti al meglio.
"Una è la frase che ho tatuato sul braccio ispirata a “Il re leone”: ‘Non dimenticare mai chi sei’.
E l’altra è una citazione di Jeannette Winterson a me molto cara: ‘Tutto quello che è al di fuori di te ti può essere sottratto in ogni momento. Solo ciò che è dentro di te è al sicuro’."
Entrambe frasi piene di verità! Ti ringrazio ancora per il tempo che ci hai dedicato e ti auguro un immenso successo. Noi ci risentiamo presto per la mia lettura dei tuoi due piccoli bambini e per qualsiasi promozione futura, spero, tu possa sentirti a casa in questo mio spazio e voglia approfittarne. Nella speranza di portarti un pochina di fortuna, ti auguro un buon weekend e lo auguro anche a tutti coloro che ci leggono.
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