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#Nataletrailibri23: Novecento - Alessandro Baricco
- mbozza92

- 17 dic 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Buona domenica booklovers!
Anche quest'anno ho il piacere di partecipare al Calendario dell'avvento libroso di Giulia Rizzi e per quest'occasione ho scelto di parlarvi di...
Nocevento di Alessandro Baricco
Trama:

Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto, nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film "La leggenda del pianista sull'oceano".
Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era, e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio.
Quando Giulia ha messo la storia per la ricerca di bookblogger per il suo annuale calendario dell’avvento candidarmi è stato naturale. Mentre, quest’anno la scelta del libro non è stata così semplice, non sapevo quale sarebbe stato quello più adatto all’atmosfera natalizia o almeno non lo sapevo finché non ho scorto in libreria “Novecento. Un monologo” di Baricco e ho ripensato alla sua storia che fa sognare e sperare chi lo legge in un certo qual modo.
Ma fatemi raccontare un pochino di cosa parla e come mi sono trovata nella lettura…
"Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla".
Novecento è stato trovato da neonato abbandonato in una cassa sul pianoforte della sala ristorante della prima classe del Virginian. Viene cresciuto dall’equipaggio – in particolare da Danny Goodman – e non metterà mai piedi sulla terraferma. Imparerà a suonare il pianoforte e darà vita a sogni e speranza ogni volta che si troverà a pigiare sui tasti bianchi e neri. Diventerà membro della band di bordo che suona tutte le sere per allietare gli ospiti della prima classe, i ricchi, ma durante il giorno passerà la maggior parte del suo tempo a suonare con gli emigranti in terza classe, conoscendo nuove melodie e imparando il mondo attraverso gli occhi dei passeggeri: lui osserva le persone, comprende, apprende e immagina tutto quello che i passeggeri gli raccontano.
In questo monologo – scritto appositamente per essere rappresentato a teatro – la storia di Novecento ci viene raccontata da un trombettista che ha suonato, viaggiato e vissuto con lui per 6 anni. È un testo che parla di vita, sogni e speranze, “la storia di un uomo che non scende da se stesso” come cita la quarta di copertina.
Il mondo, magari, non l'aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l'anima.
Un libricino di 54 pagine che lascia al lettore tante emozioni e tanto su cui riflettere. Un racconto intenso ed emozionante (scusate la ripetizione) di cui ho voluto parlarvi all’interno di questa iniziativa di Giulia poiché credo dia speranza a chi legge e faccia sognare chiunque abbia la possibilità di leggerlo o vederlo rappresentato – e quale periodo migliore per sognare se non Natale?!
Inoltre, chi ha visto il film “La leggenda del pianista sull’oceano” durante la lettura riuscirà a vedersi passare davanti le scene viste sullo schermo in un connubio spettacolare che coinvolgerà tutti i vostri sensi.
Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere.
Senz’ombra di dubbio è una lettura che vi consiglio di recuperare quanto prima in qualsiasi forma preferiate: leggendo, guardando il film o l’opera teatrale se ancora viene portata in giro da qualche compagnia, oppure guardando il film mentre seguite la narrazione leggendo dal libro. Un’esperienza unica che farete poche volte nella vostra vita.
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.








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