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Review party: Il cuore non ascolta - Monica Menin

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 2 nov 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Buongiorno booklovers, oggi sono felicissima di parlarvi di un libro MERAVIGLIOSO che merita di essere letto dal mondo intero e che ho avuto l’onore di leggere in anteprima grazie a Blueberry edizioni e Federica.


Il cuore non ascolta di Monica Menin



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Trama: Sono passati tre anni dal giorno in cui la vita di Edward Sullivan è andata completamente in frantumi. Nonostante tutti i suoi sforzi sembra non riuscire a staccarsi da quel passato troppo pesante da dimenticare. La verità è che ha nascosto tutto quel dolore in un angolo del suo cuore: è andato avanti, ma non l’ha mai affrontato davvero. Un po’ come quando si nasconde la polvere sotto al tappeto: sembra che non ci sia, ma basta sollevarlo e tutto torna alla luce. Un giorno però si imbatte in Mavis, una ragazza che a prima vista appare come il ritratto della felicità: energica, ottimista, spensierata. Lei è tutto ciò di cui Edward ha bisogno ma per lui non è semplice ascoltare quello che gli suggerisce il suo cuore e tornare a sorridere. Ma se Edward è ancora così tanto attaccato al suo passato, anche Mavis si trova a fare i conti con delle angosce che tornano inesorabilmente a bussare alla sua porta. Ma questo nuovo sentimento riuscirà a farsi spazio in quei tormenti che si portano dentro? Riusciranno ad ascoltare davvero il loro cuore?


Per tornare a vivere dovrei smettere di soffrire, per smettere di soffrire dovrei dimenticarmi di Amelia, ed è una cosa inconcepibile.


“Il cuore non ascolta” di Monica è un romanzo da pugno nello stomaco, una giostra di emozioni come poche altre finora lette. In questo capolavoro ci troviamo a conoscere – o meglio a riscoprire, per chi ha già letto “Quello che conta davvero” – Edward e Mavis.

Il primo è un uomo fragile che la vita ha messo a dura prova portandogli via la sua Amelia; un uomo che cerca ancora di rimettersi in piedi da quel giorno e di mantenere la promessa fatta alla moglie. Un giornalista dedito al lavoro, con pochi amici e sempre più chiuso in sé stesso e nei suoi ricordi dolorosi.

Mavis, invece, è una donna spigliata, allegra e con una parlantina che ubriaca ogni suo interlocutore. Dietro la sua vivacità, però, nasconde un dolore molto simile a quello di Edward: la vita le ha dolorosamente strappato il suo Timothy. Lei ha deciso di sorridere per lui e continuare la vita per entrambi, nonostante il dolore, la mancanza e alcune cose non ancora affrontate.

Saranno l’uno l’ancora dell’altro, si comprenderanno e si faranno forza per tornare a sorridere alla vita insieme, ma sarà un percorso complicato e carico di emozioni e momenti – positivi e negativi – un viaggio da fare a tappe, le cosiddette fasi del dolore. Saranno un grado, Ed e Mavis, di attraversarle indenni assieme?


<<Un’ora e mezza è troppo poco per poter scegliere tra tanta arte>>


Leggere di questi due e del loro dolore è stato emozionante, con loro ho attraversato ogni singola fase di dolore come se fosse stato mio. Per questo devo ASSOLUTAMENTE ringraziare Monica per la sua scrittura scorrevole, emozionante – lo so, lo dico 1000 volte in questa recensione – intrisa di tutti i sentimenti che provano Edward e Mavis. Grazie all’empatia che ha saputo creare con le parole ho potuto scoprire emozioni e modi di reagire che mi erano oscuri, ma soprattutto ho compreso la forza dell’amicizia e dell’amore e quanto questi due sentimenti possano essere un valido motivo/aiuto per attraversare una tempesta con un obiettivo – esattamente come fa Edward.


E mi sorprende fare questo pensiero, perché nessuna donna era riuscita ad attirare la mia attenzione in questo modo dopo Amelia.


Inoltre, Monica è riuscita ad infilarsi a fondo nella testa di tutti i personaggi e analizzare, oltre alle emozioni, i pensieri e i mille modi in cui i due protagonisti vorrebbero agire, creando così personaggi, principali e secondari, ben chiari nel contesto e con un ruolo preciso e determinante per lo svolgimento della storia, a partire, quindi, da Edward e Mavis passando per Colin, James, Ronnie e anche la gelosa Karen. Tutti in queste pagine hanno permesso ai protagonisti di attraversare la loro personale tempesta con il loro obiettivo ben chiaro in testa.


In realtà, il suo vero significato è quello di apprezzare ciò che ti offre il presente, ciò che hai, perché il futuro è imprevedibile, e non puoi sapere quando perderai tutto.


Io non ho letto “Quello che conta davvero” – però rimedierò sicuramente – ma posso dirvi che non è assolutamente necessario farlo per capire questa storia meravigliosa dal momento che l’autrice ha inserito qua e là riferimenti al passato sia di Edward e Amelia che di Timothy e Mavis. Perciò, non ci sono scuse per non correre a leggere questa meravigliosa opera di Monica: lettura da cui uscirete come nuovi dopo aver pianto e riso e dopo aver scoperto un dolore all’apparenza insopportabile ed insuperabile, da cui si può uscire.



In conclusione, LEGGETELO!

Voto ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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