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Review party: In a minor key - Laura Rocca

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 13 mag 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

Buon salve booklovers! A questa ora tarda voglio parlarvi di una piacevolissima scoperta fatta in questi giorni, un’autrice di cui avevo sentito parlare benissimo ma della quale non avevo ancora letto nulla. Per questo ringrazio Martina per avermi dato l’opportunità di leggere e scoprire questa meraviglia.


In a minor key di Laura Rocca


Trama:

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Cosa faresti se il Destino ti presentasse la tua Persona? Quella Persona, quella in grado di completarti e con cui raggiungere la vera felicità? Non resta nulla, solo polvere di me, solo granelli inutili che si dissolvono nel vento e di cui, presto, non rimarrà più molto. Sherman, tastierista dei The Blind Spot, è un uomo alla deriva, diviso tra un passato di dolore e un presente privo di musica e colori. Da mesi ormai non riesce più a comporre una sola melodia e abusa di alcol e di droga pur di tornare a sentire qualcosa. Un’antica sofferenza è tornata a tormentarlo, un dolore che ha le sue radici in un passato lontano. Sherman è infatti l’erede di una casata nobiliare inglese e, quando il padre muore tendendogli l’ultimo tranello, sarà costretto a un tuffo nei ricordi, a immergersi nella sofferenza pur di salvare quello a cui tiene davvero. Non sa che un incontro inaspettato risveglierà per sempre una parte di lui che aveva sepolto sotto strati di dolore. Cresciuta a Skye, una delle isole più magiche della Scozia, Niamh vive una vita stabile e sicura, lavorando come archivista. Un giorno, però, mentre sta analizzando dei documenti, ascolta per la prima volta una delle voci più calde e sensuali che abbia mai sentito durante un’intervista radio, una voce in grado di fare breccia nel suo cuore e risvegliare sensazioni ormai sopite. Niamh troverà il coraggio di cambiare la sua vita per merito di quella voce maschile, di fallire e ricominciare, cercando con tutta se stessa di essere felice. Realizza il sogno che ha nel cuore sin da bambina ma, nonostante tutto, sente un vuoto dentro che una sola persona al mondo può colmare, una persona che un giorno le arriva così vicino da poter godere dell’azzurro glaciale dei suoi occhi.

Siamo solo polvere cosmica, granelli di materia nell’infinito spazio e danziamo trasportati da una melodia arcana suonata da un pifferaio magico che si chiama destino.


Sherman Colley è un musicista rock che compone musica in modo meraviglioso, ha un suo particolare dono ad aiutarlo; ma è anche un giovane ragazzo che nella vita ha dovuto affrontare troppe cose fin dalla tenera età – prima fra tutte la perdita della madre a cui era legatissimo – e che oggi è chiuso in sé stesso al punto che nemmeno i componenti della sua band conoscono alcune cose del suo passato o del suo dono.


Niahm Milne è una giovanissima ragazza cresciuta nella piccola isola di Skye in una famiglia di sole donne, ognuna con un particolare dono – la mamma per la cura delle piante, la nonna nell’ascoltare e comprendere la gente e che la porta a fare la psicologa – ma lei ancora non ha scoperto il suo e forse non lo vuole nemmeno, peccato non possa scegliere né cosa ricevere in dono né tantomeno il suo manifestarsi. Perciò, quando si manifesta improvvisamente seguirà il suo istinto che le dirà di fare qualcosa: saranno in grado i cittadini di Skye e di tutto il mondo di comprendere ed accettare il suo dono?

Lei ci spera e per quanto cerchi sopire il suo dono, non potrà decidere quando si ripresenterà e questa volta potrebbe essere la spinta giusta per farle realizzare il suo sogno di bambina, diventare una scrittrice, ma cosa potrebbe succedere se si venisse a scoprire a chi è ispirato il protagonista dei suoi libri o se si sapesse che il suo dono la mette a conoscenza di cose che nessuno sa, come la prenderebbe il diretto interessato?


[…] in giornate come queste i raggi del sole sono un’apparizione così rara che, quando centrano qualcosa illuminandolo all’improvviso, è per forza speciale


Come vi dicevo all’inizio questa è la mia prima volta con l’autrice e devo dirvi la verità è stata al di sopra delle mie aspettative, ma andiamo con ordine…

Innanzitutto, i miei complimenti iniziali vanno alla scelta dei luoghi in cui è ambientata la storia – l’isola di Skye, in Scozia, e Londra – che sono posti che amo e che tolgono il fiato al solo vederli in foto; inoltre Laura è riuscita a rendere vivi anche gli odori e i rumori che circondano i personaggi in ogni loro giornata, ed ha saputo dare vita anche ai colori di quei posti rendendo amabili anche le giornate uggiose e grigie che li caratterizzano. In un modo spettacolare l’autrice ha saputo rendere al meglio le emozioni provate da Niahm e Sherman attraverso i colori, la musica e la scrittura adattandoli e modificandoli al cambiare dei loro umori, al sopraggiungere dei ricordi ecc.


Ecco perché il mio secondo apprezzamento vorrei dedicarlo ai personaggi, due giovani ragazzi che a modo loro sono sempre stati incompresi, emarginati, trattati come diversi e che si sono visti “costretti” a rifugiarsi dietro nomi falsi e nuove vite più o meno lontane dalle loro. Sherman, nato in una famiglia aristocratica di Londra, alla perdita della madre si è sentito abbandonato, colpa di un padre che non ha mai nutrito molto affetto per lui e la moglie. Dopo una gioventù a sottostare alle regole del padre e a cercare di farsi apprezzare da lui, alla maggiore età decide che è giunto il momento di costruirsi la sua vita come l’ha sempre desiderata e senza più nessuna influenza, cambiando nome e facendo quello che più ama da sempre: musica. Un giovane uomo con un animo tormentato, annientato dai ricordi che tornano improvvisi e gli tolgono la capacità di comporre musica attraverso i colori sprofondandolo in un baratro fatto di grigi di ogni tonalità che lo porterà a perdersi in alcol e droga.


Niahm, è stata cresciuta dalla madre e dalla nonna che hanno sempre creduto nel fatto che le donne della famiglia Milne ricevessero doni e hanno sempre educato la ragazza a questo “credo” e alle usanze celtiche, spronandola ad inseguire i propri sogni e aiutandola ad accettare il suo dono una volta che le si presenta. Sogna da sempre di fare la scrittrice, ma quello che scrive le risulta sempre troppo mediocre; fino al momento in cui sente un’intervista dei The blind spot, il gruppo di Sherman, e la voce di quest’ultimo risveglia il suo dono dandole sensazioni che aveva sempre cercato di sopire fino a farle credere di essere pazza: sarà questo il punto di svolta che la porterà ad incanalare queste sensazioni in una serie di libri incentrata su un musicista rock problematico che verranno pubblicati con uno pseudonimo. Al suo fianco ha la sua amica fidata, Selene, anche quando questa si trasferirà a Londra per lavoro, che la sostiene e la ascolta dandole i migliori consigli che un’amica può dare senza crederla una pazza: sarà la sua ancora di salvezza quando anche Niahm si trasferirà a Londra per iniziare a lavorare – oltre che vivere – con l’amica e quando deciderà di presenziare al suo primo firmacopie travestendosi.


A volte penso che io e lui siamo fatti della stessa sostanza, che siamo un’anima divisa a metà e spezzata in due corpi. È possibile pensare, sentire, desiderare le stesse identiche cose che vuole lui senza mai averci nemmeno parlato?


Non posso, arrivata a questo punto, non parlarvi della scrittura di Laura che ho trovato scorrevole, fluida e semplice, ma anche ricca di descrizioni e di sensazioni – soprattutto – che hanno reso questa lettura un bellissimo viaggio tra i boschi scozzesi e il caso londinese, tra emozioni forti ed intense che lasciano il cuore spaccato nel profondo. Ma soprattutto è riuscita a descrivere i protagonisti della storia a 360° dando un’idea di come siano nel loro profondo: non solo con le parole, ma anche con l’uso della loro arte, dei colori, delle loro sensazioni e dei ricordi di entrambi.


Per finire, vi dico che la trama è ricca di eventi emozionanti che ti tengono incollat* alle pagine fino alla fine del libro, staccarvi da “In a minor key” sarà pressoché impossibile perché vorrete sapere subito come andrà a finire tra Niahm e Sherman, cosa ne sarà delle loro vite, del loro passato e del loro futuro – di tutto insomma. Laura ha saputo intrecciare eventi dolorosi a momenti più leggeri, trattare temi delicati e pesanti con una dolcezza incredibile che da al lettore la possibilità di entrare nella storia ed empatizzare con i personaggi – soffrirete con loro, crescerete, riderete e amerete con loro ognuno a modo vostro.


“Anthony, sei la mia luce. Sei il regalo che mi ha fatto l’universo dopo tante privazioni, tutto ciò che ho di bello.[…]”


Concludo soltanto dicendovi di leggere ASSOLUTAMENTE “In a minor key” e ringraziando Laura Rocca e Martina per questa grandissima opportunità.


Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐,5/5

 
 
 

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