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Review party: La via della notte - Giada Fariseo

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 25 ott 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

Buongiorno booklovers e buon lunedì, oggi sono qui per raccontarvi del secondo libro di una duologia – che può essere tranquillamente letto come standalone – che mi ha trascinata in un viaggio strepitoso dalla prima all’ultima pagina.


La via della notte di Giada Fariseo


Trama:

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Dieci anni dopo “Non ti perdere”, Tea si è realizzata professionalmente e vive con il marito Chris a Malibù nella splendida villa dei suoi sogni. Negli ultimi mesi, però, la coppia si allontana, il rapporto subisce una crepa. Quando un nubifragio blocca Tea all’aeroporto di Miami, il destino riporta l’ex - Mattia Livraghi - nella sua vita. Il loro passato prorompe impetuoso, Tia le dà l’amore e la passione che le manca da tempo. E se avesse sbagliato tutto lasciandolo per volare oltreoceano sulle tracce di Manzanar? Intenzionata a scoprirlo, Tea accetta un lavoro che la riporta in Italia, dove suggestive città colme di esoterismo e leggende, fanno da sfondo a incontri misteriosi e strane coincidenze. È un viaggio nei sentimenti quello di Tea, in bilico tra Chris e Tia, tra passato e presente, tra un solo destino e diverse scelte. Come capire qual è la strada giusta?


[…] rammentando a entrambi che, anche quando vieni sorpreso dalle tempeste, l’unico modo per rivedere il sole è attraversarle in modo cauto ma senza timore. E soprattutto, insieme.


Oggi vorrei fare una recensione al contrario, ovvero partirò con il ringraziare Maura per avermi coinvolta in questo review party/tour e in tutte le iniziative che gli sono state e gli saranno collegate. Ma soprattutto voglio ringraziare l’autrice, Giada Fariseo, per aver dato vita a questa piccola perla ricca di mistero, amore e rinascita coinvolgendo alcune delle nostre bellissime città: Torino, Bologna e Firenze (la mia adorata).

Bene, ora posso iniziare a parlarvi de “La via della notte” .


<<[…]Cinquanta metri quadrati pieni di amore per me stessa, perché è questo ciò che conta davvero. Prima devi amare te stessa, poi viene tutto il resto…>>


In queste pagine seguiamo Tea e i colleghi che si spostano dall’America all’Italia per girare un film carico di mistero. Siamo così in viaggio nella bella Torino, dove scopriamo aneddoti sempre diversi legati ai luoghi, alle ville e ai personaggi – più o meno illustri – che vi hanno abitato. In particolare, durante il sopralluogo di Tea e poi durante le riprese in una villa ereditata dalla protagonista del film, conosciamo Virgilio – il custode – una piccola e preziosa fonte di tanti ricordi e leggende della villa e della città; un personaggio con un ruolo a suo modo importante nella storia. Ci spostiamo poi sotto i portici di Bologna a gestire imprevisti dati dal tempo e dall’attrice protagonista, e a fare la conoscenza di nuovi misteri intriganti quanto ansiogeni, per Tea. E finiamo il nostro viaggio nella bella Firenze passeggiando al Giardino di Boboli ed esplorando vie meno conosciute, fino alle pittoresche e misteriose colline di Fiesole.

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Durante questo peregrinare abbiamo il privilegio di entrare nella testa della protagonista, seguire i suoi tormenti e sentirci divis*, come lei, tra il suo presente – con Chris e un matrimonio in difficoltà – e il suo passato – con Tia che torna per caso ed entra sotto pelle aumentando la confusione. Cosa sceglierà Tea: presente o passato? Lascio a voi la scoperta tra le pagine del romanzo, ma posso dirvi che non sarà facile e saranno di molto aiuto i consigli dell’amica Claire, della ritrovata amica Laura, di Virgilio e della misteriosa Lupe.


Era bello dopo tanto tempo, sentirsi di nuovo così attesa e desiderata. Era una sensazione che credeva di aver dimenticato


Io qui mi fermo altrimenti invece di leggere il romanzo vi riassumo io tutto e non sarebbe corretto nei confronti di Giada. Con questo non ho, però, terminato il mio racconto! Vi devo ancora dare alcune ottime ragioni per leggerlo, quindi…

La prima ottima ragione è, di sicuro, la bravura di Giada nell’accompagnare il lettore in questo viaggio introspettivo senza essere senza essere pesante o noiosa, e nel fare questo, credo, che sia stato importante l’inserimento del mistero non solo per il film, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni di Tea e nella sua ricerca di felicità, rinascita e serenità. Senz’altro la scrittura scorrevole, semplice e descrittiva ha poi dato il “colpo di grazia” che mi ha spiaccicata nel libro facendo si che non volessi più uscirne.


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A tutto questo si devono aggiungere i personaggi che hanno tutti una loro identità ben definita, chiara nella storia e inserita alla perfezione nel contesto; abbiamo quindi:

Tea, una giovane donna che ha lottato per affermarsi facendo quello che le piace in un mondo lavorativo maschile e in un paese che non è il suo; determinata, innamorata di Chris, forte ma fragile quando il dolore la tocca da vicino. Abituata da sempre a doversi rialzare da sola, nel momento del bisogno non chiede aiuto ma, forse, le servirebbe un abbraccio e un conforto dal compagno di vita.


<<[…] Ho paura che non possa mai essere reale tra noi. Non più, ormai. E mi domando che senso abbia provare ancora un sentimento così forte nei tuoi confronti, pur sapendo che non ti potrò mai avere completamente!>>


Chris, un giapponese-americano molto zen e tranquillo tanto che nessun dolore sembra scalfirlo, nemmeno il proprio o quello della moglie. Un comportamento che porta, involontariamente, ad allontanarsi da Tea nel momento del bisogno. Un uomo innamorato e disposto a tutto per salvare il matrimonio – anche se forse gli ci vuole un po’ troppo per rendersene conto e agire.


Certe emozioni ti urlano dentro e chiedono di essere vissute fino in fondo, lei lo sapeva molto bene.


Tia, un fisioterapista di successo con moglie e due figli che non sa molto bene cosa vuole, o meglio è troppo vanaglorioso da voler tutto, anche quello che non può e che ha lasciato scappare in passato. Insoddisfatto del matrimonio ritrova Tea e sembra che i dieci anni separati non siano mai esistiti – almeno così vuole far credere lui a sé stesso e a Tea.


Aveva imparato a circondarsi di poche persone vere, dirette e in grado di ascoltare oltre che di consigliare.


Poi ci sono quei personaggi secondari, che in realtà poi così secondari non sono, con la loro identità fondamentale alla storia: i genitori di Tea con i loro saggi consigli – soprattutto la madre; l’amica Claire con il suo parlare al plurale e far procedere la nostra protagonista per step; l’amica d’infanzia Laura, con la sua empatia e il suo passato a farle da bagaglio di esperienza e consigli; Virgilio – il custode della villa torinese – che tra un aneddoto e l’altro è un buon osservatore e un dispensatore di saggezza; Lupe, la misteriosa massaggina che legge le mani e dà consigli illuminanti.


<<Esatto, l’hai voluto tu. Hai centrato il punto. L’hai voluto perché l’hai scelto. Non c’è giudizio perché per l’anima l’errore non esiste. Se la guardi in quest’ottica, capirai che nelle nostre vite non commettiamo errori. Noi facciamo esperienza.[…]>>


Se questo ancora non vi basta, vi ricordo che il tutto si svolge ai piedi della Mole Antonelliana di Torino, sotto i portici magici di Bologna e all’ombra rigorosa di Santa Maria del Fiore, nel silenzio delle colline di Fiesole e tra i viali del Giardino di Boboli. Cos’altro potete desiderare da un libro? Io proprio niente: c’è amore, mistero, arte e soprattutto la felicità.


Concludo con la frase che Giada ha messo all’inizio: “Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte” Kahlil Gibran.


Voto ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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