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Review party: Out of breath - Cinnie Maybe
- mbozza92

- 31 dic 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Buon ultimo giorno dell’anno dolcezze! Vi domanderete perché sono qui anziché a divertirmi… Beh, perché ci tengo a parlarvi di questo libro prima dell’uscita del suo secondo volume e perché comunque è tutto programmato io in realtà sono ancora al calduccio del mio piumone mentre voi leggete tutto questo 😉
Ma bando alle ciance cominciamo o non finiamo più…
Out of breath di Cinnie Maybe edito Delrai edizioni

Trama:
Si può vivere bene anche così, senza respiro. Ally non lo avrebbe mai potuto immaginare, ma a causa di un infortunio imprevedibile si ritrova all’età di vent’anni a dover ricominciare una nuova vita, accantonando tutto quello che aveva sempre sognato: un futuro da ballerina professionista. Così lascia la sfavillante New York e arriva a Madison, nel freddo Wisconsin, con la volontà di voltare pagina e chiudere con un passato che farà bene a dimenticare presto. Qui il filo rosso del suo destino si intreccerà in maniera indissolubile con quello di Colin Preston, il bellissimo capitano dei Wildcats, una delle squadre di basket più forti della città. Il ragazzo è un talento vero, ma nasconde altrettanti lati oscuri e segreti con cui Ally si ritroverà a fare i conti, dal momento che resistere al fascino di Colin sembra impossibile e non innamorarsi di lui è una sfida che lei sa già di aver perso. È così che Ally inizierà a scoprire quante volte si può trattenere il fiato e per quanto tempo si può rimanere senza respiro. In un vortice di partite di basket, scontri tra gang rivali e sogni da provare a ricucire, Ally ricostruirà una nuova vita in una periferia che nasconde segreti e tradizioni. Ma quanto si può resistere senza respirare? Ally dovrà cercare di capirlo, e aiutare Colin a fare lo stesso. Riuscirà l’amore a vincere la partita con il destino scritto per ognuno di noi?
Non avevo idea di dove mi stesse conducendo ancora, ma c’era sempre quella smodata e inspiegabile curiosità che mi spingeva a seguirlo; avrei camminato anche per tutto lo Stato, se solo fosse stato Colin a chiedermelo.
Partiamo con il dire che a storia di Ally e Colin è una scazzottata che ti si pianta nello stomaco che si abbatte dalla prima all’ultima pagina, dalla prima all’ultima parola.
Ally insegue il suo sogno di diventare prima ballerina studiando alla Julliard con una madre che ha l’istinto materno di un sasso di lago e con il padre che è morto per una malattia ed ha lasciato un vuoto nella sua vita. Sua sorella Samaire si è trasferito a Madison poco prima della morte del padre e lì ha aperto un bed & breakfast. Quando Ally è a un passo dal sogno e al suo ultimo anno prima del diploma, un infortunio la bloccherà e lei si sentirà persa e sola tanto da decidere di trasferirsi temporaneamente a Madison da Sam: qui conoscerà Colin e i Wildcats.
Colin è il capitano della squadra di basket del quartiere, i Wildcats, che sono anche una famiglia a tutti gli effetti. È un ragazzo duro, freddo e con un alone di mistero che lo circonda: qualcuno da cui stare alla larga.
Andrà spesso ad alloggiare al bed & breakfast e arriverà in condizioni pietose – pieno di lividi e tagli – dopo risse con gang rivali: sarà in quei momenti che Ally si avvicinerà a lui e cercherà di conoscerlo, di abbattere quel muro che si è costruito intorno e di farlo diventare una persona migliore, quella persona che lui vuole a tutti i costi nascondere.
Colin, però, era entrato di prepotenza nella mia testa e nella mia vita, difficilmente sarei riuscita a farlo uscire.
La storia di Ally e Colin sarà una montagna russa di emozioni, di paura e ansia – voi non potrete scappare dalle cose che provano questi due – vi troverete a saltare sulla sedia/sul letto quando Colin comparirà mal ridotto, starete a mordicchiarvi le unghie quando è fuori con i Wildcats ecc…
Cinnie Maybe ha messo giù una storia che, come dice il titolo, ti toglie il fiato e ti sbatacchia come se ci si trovasse in una rissa, ne uscirete pieni di lividi da curare ma con la forza di un leone e la speranza che la vita possa migliorare.
<<No, ti sbagli. Malato è chi, suo malgrado, combatte contro una patologia, non chi va a cercarsela, facendosi gonfiare di botte come un imbecille.>>
Cinnie ha un linguaggio pieno di particolari che, non solo ti trasporta nel mondo del basket, ma ti immerge anche in quello delle gang, della violenza e dei traffici illegali – soprattutto ti trascina in quelle che sono le convinzioni/credenze di piccoli quartieri in cui le persone vogliono mantenere vivi legami instaurati da loro familiari in precedenza secondo valori precisi che spesso sono obsoleti o mal interpretati.
L’autrice con la sua capacità descrittiva e la sua scrittura ti include nel mondo di Colin e ti trascina in un buco nero con Ally per poi farti emergere come persona nuova che ha in mano la sua vita e che è riuscita o che spera di essere riuscita a salvare un cuore buono dalla violenza e farlo rinascere.
Colin era quanto di più lontano dalla normalità, era tutto e il contrario di tutto ma proprio quello lo rendeva speciale. O almeno, così iniziava a essere per me.
I suoi personaggi sono caratterizzati così bene da farvi credere di essere reali e di poterli incontrare per strada e li rende umani, tangibili e veri. Insomma, un mix perfetto per una storia toccante, emozionante, vera e vicina a noi per quanto sia lontana.
E non mi interessava nemmeno che ci fosse mia sorella che avrebbe potuto vederci, perché quando Colin era vicino a me, tutto il resto perdeva di significato, tutto il mondo si annullava completamente.
Un libro che vi consiglio di leggere – anche in vista dell’uscita del secondo con l’anno nuovo, ma ssshhhhhh 🤫 io non vi ho detto niente – ma per il quale dovete essere nel mood giusto: non leggetelo se siete tristi, depressi o se non passate un bel periodo. Ma se il mood è quello giusto allora DOVETE leggerlo e conoscere Ally e Colin nel profondo sapranno farsi amare e odiare, ma non potrete farne a meno.
Colin era strano, folle e probabilmente anche sbagliato per me, ma riusciva sempre a regalarmi un’emozione.








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