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Review party: Sfida all'ultimo bacio - Anna Premoli
- mbozza92

- 3 mag 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Buon martedì booklovers! In estremo ritardo, finalmente riesco a pubblicare questa recensione che merita tutta la vostra attenzione. Sto parlando di un'autrice conosciutissima in Italia e che ha fatto sognare tanti lettori... Il mio primo approccio con l'autrice per cui ringrazio il blog Tre gatte tra i libri - anche per l'infinita pazienza nell'attendere questa recensione a causa di forza maggiore.
Sfida all'ultimo bacio di Anna Premoli edito Newton Compton editori
Trama:

Alicia Garcia e Anderson Douglas provengono da due mondi assolutamente diversi, eppure il loro primo incontro – durante una serata di gala – è destinato a rimanere memorabile. Anderson, rampollo di una potente famiglia della Georgia, è tornato ad Atlanta per presiedere una raccolta fondi al posto del nonno, senatore da decenni, ma al momento fuori gioco per un problema di salute. Alicia invece si è “infiltrata” alla festa per carpire qualche segreto sulla fazione politica avversa. Sulla carta Anderson e Alicia non hanno nulla in comune, anzi, sono dichiaratamente nemici. Eppure le loro strade sembrano destinate a incrociarsi in molte altre occasioni. E se alla fine scoprissero che le loro idee non sono così distanti, almeno non su tutto?
Mai illudersi che le brutte notizie possano avere un fondo, perché la grande lezione di vita è che non ce l’hanno.
Alicia e Anderson non potrebbero essere più diversi ed esplosivi di così: lei un procuratore distrettuale che decide di candidarsi per un seggio al Senato della Georgia; lui rampollo della famiglia più potente nonché nipote dell'avversario di Alicia.
Lei appartenente ad una minoranza etnica e donna, dedita al lavoro e determinata nonché con qualche pregiudizio in particolar modo sui propri avversari repubblicani e sul nostro Anderson. Ha un carattere tutto pepe e non si stanca mai, ama il lavoro come procuratore e spera di poter essere davvero il primo passo per un cambiamento nel profondo sud – ancora troppo radicato in convinzione abbastanza rigide, come il non volere una senatrice donna e nera.
“Sì, ti ascolto, nel senso che le mie orecchie sono effettivamente attente a captare l’arrivo del suono. È tutto da dimostrare che il mio cervello stia elaborando in modo corretto il significato del rumore di fondo.”
Anderson, invece, è stato cresciuto dal nonno nel lusso e nella politica, ha studiato nelle migliori scuole e appena ha potuto se n’è andato a vivere in California dove ha un lavoro che lo soddisfa e non pensa minimamente alla politica. È attraente e libero, non ha nessun legame se non con sé stesso e con il suo lavoro; tornerà in Georgia solo per un malore del nonno e non vedrà l’ora di andarsene, almeno finché incontrerà Alicia – o meglio dire si scontrerà – ad una raccolta fondi a cui presenzia in vece del nonno. Dal canto suo il senatore, pur costretto a letto, non smetterà di pensare alla politica anche dopo essersi ritirato e proverà a tirare i fili affinché il nipote gli succeda. Ci riuscirà? Anderson e Alicia si combatteranno sempre o ci sarà di più?
“Avresti dovuto dirmelo. Avrebbe aiutato il mio povero ego di ragazzino brufoloso…” “Hai avuto tre brufoli in vita tua. E il tuo ego stava benissimo anche senza di me”, mi ricorda divertito.
Come già accennato all’inizio, è la mia prima volta con Anna Premoli – anche se ho un altro suo libro che attende la mia attenzione – e devo dire che concordo con tutte le belle parole che se ne dicono in giro, anzi, come dice Federica Bosco (altra autrice che amo e stimo!), è appena diventata il mio supereroe indiscusso: è in grado di inserire all’interno del romanzo rosa l’attualità nuda e cruda, quella del dietro le quinte e analizza a fondo aspetti quotidiani delle nostre vite e, nel caso di questo romanzo, le inserisce in un contesto già di per se complicato, la pandemia che tutti abbiamo e stiamo ancora vivendo.
Insomma, un tripudio di cose che vengono approfondite in maniera meravigliosa, scorrevole e capace di creare immagini nella mente di chi legge. Una trama intrigante, intrisa di politica, sotterfugi, escamotage e quant’altro che apre gli occhi su quanto quello che normalmente vediamo abbia dietro ben altro da nascondere. Inoltre, l’autrice ha questa capacità innata di riuscire a rendere semplici, comprensibili anche al comune mortale dinamiche che apparentemente potrebbero sembrare complicate – o almeno per me è così! La sua scrittura scivola via leggera e decisa al tempo stesso, accompagnando il lettore a conoscere ogni singolo personaggio nel profondo e ogni singolo aspetto in modo profondo e ben delineato.
“Sì, Alicia, ma perché proprio tu?”. E’ una frase ‘da mamma ’, ma ne rendo conto, e infatti le sorrido con benevolenza. “Perché, a forza di sperare che ci pensi sempre qualcuna altro, questa società sta andando a rotoli. Letteralmente. […]”
Mai frase fu più vera di quella che vi ho appena riportato e questo vi da un piccolo assaggio di quanto sia attuale, reale e sentito questo romanzo. In più, il POV alternato vi darà un ulteriore aiuto nell’empatizzare con i personaggi, facendovi un quadro chiaro di come la vedono due schieramenti opposti della società – o meglio di come siano portati a vederla secondo regole e credenze ormai superate e di come gli avversari vogliano provare a cambiare queste regole/credenze in modo concreto. Con l’aiuto della sua scrittura evocativa, fatta di periodi brevi e ricca di descrizioni nei punti giusti, Anna vi accompagnerà per mano all’interno di una storia d’amore intrisa di politica e di mille altre cose di cui non vi voglio svelare troppo.
Vi vorrei semplicemente consigliare di leggere “Sfida all’ultimo bacio” e di lasciarvi cullare dai battibecchi di Alicia e Anderson – che tra l’altro è uno stronzo colossale in certi momenti, ma questo lo rende ancora più bello – e dalle trame politiche che li circondano. Come andrà a finire? Beh, dovrete leggerlo per scoprirlo.
“Sono una donna che sa il fatto suo! Non capisco perché dovrei fingere altrimenti, mentre gli uomini da secoli ci trattano come delle ebeti…”








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