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Review party: Sinner - Giulia Rizzi
- mbozza92

- 30 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Buon venerdì booklovers! Oggi vi voglio parlare di un altro pirmo volume di una serie, un romance #slowburn, #enemiestolovers, #blackmail. Un romanzo che vi farà bruciare a fuoco molto molto lento.
Sinner di Giulia Rizzi

Trama:
«Sei la scelta più sbagliata che possa fare.»
«Le scelte sbagliate sono le più divertenti. Non trovi?»
Sono Vincent Lewis.
Sindaco di Boston e membro dell’Omega, un’associazione segreta.
Governo la città come un re, ma il mio trono sta vacillando.
Ecco perché ho bisogno di lei.
Testarda e incorruttibile, Melanie è amata dai cittadini e attiva nel sociale.
Peccato che l’unica persona che può salvarmi è colei che vuole distruggermi.
Dovrò forzare un po’ la mano per convincerla, ma sono piuttosto bravo in questo.
Perché sono un uomo d’affari… e ottengo sempre ciò che voglio.
Sorride, bello e crudele quanto un demone.
Lui è il sindaco di Boston, quello che vuole se lo prende e non gli interessa dare scandalo o occuparsi del benessere dei cittadini della sua città.
Lei è determinata ad affossare il sindaco e a ottenere una riqualificazione del South End di Boston. Si occupa della Safehome dove da alloggio a madri che hanno situazioni complicate e a minori in difficoltà.
Un “accordo” li costringerà a collaborare per salvaguardare il posto del sindaco e mantenere Safehome. Sarà possibile che i due si sconvolgano la vita e che la collaborazione forzata diventi qualcosa di più?
Ovviamente, lascia a voi il piacere della scoperta.
In jeans e con el ciocche scompigliate è più sensuale delle bambole perfette con cui trascorro una notte dopo l'altra.
Primo libro di una serie che, sospetto, ci farà sognare, sclerare e sudare molto molto molto! La scrittura di Giulia è sempre una garanzia soprattutto quando promette nemici e slow burn – molto slow ma tanto tantissimo burn. È scorrevole, coinvolgente e fatta di frasi semplici ma efficaci. In poche parole vi porta nella vita fatta di peccati di Vincent Lewis e in quella di difficoltà e beneficenza di Melanie.
Il contesto in cui sono inseriti i personaggi e le vicende che vivono sono riportate al lettore in modo impeccabile: leggendo si ha realmente la percezione di quello che ci circonda e si può vedere Boston come se ci si fosse fisicamente.
I personaggi sono spettacolari e a tutto tondo:
– Vincent, è il più poliedrico, quello con più facce: c’è lo stronzo che siede sulla poltrona del sindaco come fosse un trono, il figlio che cerca l’approvazione di genitori che non lo hanno mai fatto sentire amato… in fondo, però, c’è molto di più. Bisogna saper scavare per conoscerlo, ma prima di tutto è necessario che lui si fidi e ti faccia scavare davvero per lasciarsi conoscere.
<<Intendo dire che sei un lampo di vita in un museo delle cere. Accetta un complimento una volta tanto.>>
– Melanie, è determinata e spavalda in apparenza. Fragile e altruista agli occhi di chi la sa guardare davvero. È disposta a tutto per aiutare le donne e i bambini che ospita a Safehome. È molto legata ai suoi genitori e anche per loro sacrificherebbe tutto. Mel chiede, per i suo quartiere, un po’ di aiuto per combattere il degrado e permettere a chi ci vive una vita senza la paura che la casa possa crollare. È amata da tutti nel vicinato e determinata a portare il sindaco a capire le sue ragioni, a chiedere fondi per il suo quartiere e in generale a rimetterlo in riga.
Inizio a considerare Vincent un uomo e non solo una sottospecie di demone senza cuore.
– Julia, Ezra e Aiden sono gli amici, la vera famiglia di Vincent. In questo volume hanno un ruolo abbastanza secondario, ma è già chiaro quanto siano disposti a esserci per Vins e quanto siano molto più di quello che mostrano come una facciata.
Guarda Aiden e ho la sensazione che si senta grato di quel fratello rompicoglioni, disposto a tutto per aiutarlo.








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