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Review party: Take a star - Giulia Ungarelli
- mbozza92

- 21 dic 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 8 gen 2024
Buon martedì booklovers! Oggi vi parlo di una nuova uscita fresca fresca che ho divorato e amato con tutta me stessa…
Take a Star di Giulia Ungarelli

Trama:
Sono un giocatore di baseball. Il capitano. La stella.
Ero abituato a vincere, ma Freida ha cambiato ogni cosa. Mi sfugge, mi attacca, mi fa andare fuori di testa. Dice che non può amarmi e sono determinato a scoprire il suo segreto. Perché arrendermi non è nella mia natura. Perché arrendermi significherebbe perderla. Giocherò la partita con lei e, questa volta, sarà la più importante della mia vita.
La desideravo così tanto da condurre una relazione platonica – a senso unico – da quasi un anno. Non mi voleva, e più me lo diceva più il mio interesse si intensificava.
È difficile riuscire a mettere nero su bianco quanto mi ha trasmesso questo romanzo, come dicevo all’autrice, i protagonisti e la loro storia mi si sono stampati sulla pelle in modo permanente come un tatuaggio.
Freida Gould è cresciuta in una famiglia allargata con sua madre, il patrigno, il fratellastro Zed e la loro sorellina Josie. Da fuori sono sempre sembrati la famiglia perfetta con Zed che proteggeva e difendeva la sorella, ma dentro, i due ragazzi stavano affrontando una battaglia più grande di loro.
Frea vuole da sempre diventare astronauta e con l’occasione di frequentare l’università più prestigiosa degli States – la A&M in Texas – pensa di poter porre fine alla battaglia tra il suo cuore e il suo cervello.
Lei stava fuggendo da qualcosa, ne ero quasi certo, mentre io rincorrevo una vita che mi appartenesse davvero. Stavamo percorrendo strade diverse, ma la direzione era la stessa.
Zed è un ragazzo solare, dolce e un ottimo giocatore di football che ha perso la madre e che con la nuova famiglia tornerà a vivere. Con Frea sogna da sempre di frequentare l’università a Los Angeles, per questo quando scoprirà del Texas ai offenderà e faticherà ad accettare la scelta della sorella. Anche lui sta combattendo la sua battaglia tra cuore e cervello e quindi arriverà a convincersi che stare lontani possa essere un bene.
Ma, come dico sempre, non tutto va come speriamo e la vita ci mette sempre del suo per scassare i piani della gente. Quello che ha in serbo per loro si manifesterà durante le vacanze di primavera e sarà un uragano devastante che spezzerà Frea e la farà diventare fredda e chiusa in sé stessa. Questa sarà la ragazza che conoscerà Timothy Wills – capitano della squadra di baseball della A&M – e di cui si innamorerà nonostante tutti i tentativi di Freida di allontanarlo perché convinta di potergli fare del male.
Era meno impegnativo costruire una navicella spaziale che tener insieme una relazione.
Io qui mi fermo con la trama per non farvi troppi spoiler, ma vi posso dire che in ogni pagina ho lasciato un pezzo del mio cuore ed ho provato emozioni fortissime: ho pianto e sofferto con Freida, ma ho anche riso per i dialoghi – o meglio dire i battibecchi – tra lei e Tim, così come ho amato tutti loro.
Ho conosciuto Giulia leggendo “Yes, milady! Un adorabile imprevisto” – scritto a quattro mani con JS Clarke – e presto leggerò anche “Oui, chef! Un bistrot sotto l’albero” – sempre scritto a quattro mani con JS – e avevo già avuto modo di vedere come scrivesse, ma con “Take a star” è riuscita davvero a sorprendermi e ad emozionarmi nel profondo.
<<L’ingegno>> portò un dito sulla tempia e lo abbassò sul petto tamburellando sul distintivo <<e l’anima sono le tue migliori armi. È la persona a creare il suo successo, non il contrario.>>
In più era il mio primo sport romance forbidden e posso assicurarvi che l’esperienza è stata più che positiva. La scrittura, come dicevo, ti cattura e ti coinvolge durante tutto il romanzo senza mai annoiarti. Il doppio POV e l’inserimento di capitoli del passato rende il lato umano di Freida e Timothy permettendoci di capire molto di più i loro comportamenti e i loro pensieri.
Era un’anima troppo bella per soffrire. Bella, ma dannatamente complicata.
Infatti, Giulia riesce a raccontarci i pensieri , le emozioni e le paure dei suoi protagonisti in modo profondo e ricco di particolari vividi che le rendono comprensibili a tutti – sia a chi purtroppo le ha vissute, che a chi non sa cosa siano – e fa anche entrare i lettori nei mondi dei due protagonisti, ovvero la NASA vista dagli occhi ammirati di Frea, e il baseball visto dagli occhi sognanti di Tim. Due mondi che all’apparenza sono troppo diversi per potersi incontrare, ma in realtà trovano il loro completamento l’uno nell’altro come Timothy in Frea e viceversa.
<<Capita, Freida. Più spesso di quanto si voglia, in realtà. Se lo si capisce e ci si pente, si può anche rimediare.>>
Un romanzo emozionante, coinvolgente, ben scritto e con una trama profonda sviluppata meravigliosamente bene da un’autrice di infinito talento che ha riversato un po’ di sé in entrambi i protagonisti.
L’amore è un po’ come una partita di baseball: bisogna avere il coraggio e la forza di lanciarsi, di correre e resistere una base dopo l’altra, prima di raggiungere la felicità.
Insomma, una storia IMPERDIBILE e da leggere ASSOLUTAMENTE: per convincervi, oltre alle mie parole e alle citazioni, vi lascio la copertina di un fumetto speciale che ha a che fare con tutto il romanzo realizzato da una splendida ragazza bravissima e per sapere di cosa parlo, beh, dovrete leggere il libro.









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