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Review party: Taste me - Chiara Cavini Benedetti

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 8 nov 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon lunedì booklovers, voglio farvi iniziare la settimana parlandovi di una recente uscita che mi ha stregato l’anima e il cuore e per cui ringrazio il blog Tre gatte tra i libri.




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Trama: «Continui a giocare con il fuoco, ragazzina.» «Perché voglio bruciarmi. Bruciami, chef.» Rayden Wade è la perfezione racchiusa in una giacca da chef. Bellissimo. Determinato. Capace di far tremare chiunque con un unico sguardo. E fa tremare me. Ogni volta che mi parla, che mi sfiora, o anche solo che respira. So che non dovrei volerlo. So che dovrei stare lontana da lui e dall’oscurità racchiusa nei suoi occhi. Proprio come so che, se scoprisse ciò che nascondo, non mi guarderebbe più allo stesso modo. Ma non sono l’unica ad avere dei segreti, e quelli di Rayden sono molto più pericolosi dei miei. Un bravo chef dovrebbe saper gestire il fuoco, ma quello che tormenta la vita di Rayden lo sta divorando. E se non posso salvarlo dalle fiamme... brucerò con lui.


E le farfalle che avevo tenuto sotto controllo per tutta la giornata esplosero dentro di me, facendomi provare sensazioni che non credevo possibili.


Che dire di “Taste me”?! È gran difficile raccogliere le emozioni provate durante la lettura. Già conoscevo Chiara per la sua trilogia distopica – se mi seguite da un po’ sapete anche quanto l’ho amata, in caso contrario trovate tutte le mie recensioni qui e su instagram – ed ero in parte preparata ad emozioni forti, solo non mi aspettavo lo fossero così tanto e nemmeno che fossero così distruttive soprattutto per i protagonisti. Ma andiamo con ordine…


Sapevo cosa voleva dire stare bene solo all’interno di una cucina. Sentirsi al sicuro solo dietro ai fornelli accesi. Come se quella non fosse una semplice stanza, ma un mondo intero in cui potersi rifugiare.


Ci troviamo a Boston nella vita di Avery, ragazza appena diciottenne che si è trovata a vivere diversi traumi nella sua breve vita – di cui l’ultimo è ancora vivo e la tormenta ogni giorno con sensi di colpa e non solo. Nonostante ciò, riesce comunque ad andare avanti, lottare per i suoi sogni e cerca di non mollare mai, come le ripete sempre il papà. Il suo sogno più grande è da sempre quello di diventare chef e lavorare in una cucina stellata. Desiderio che, purtroppo, a 18 anni vedrà allontanarsi un po’ alla volta, ma questo non la farà rinunciare a costo di iniziare da altre mansioni, anche lontane dalla cucina. Ecco che quando vede l’annuncio per fare la cameriera all’Ambroisie – nuovo ristorante aperto da poco – molla tutto e corre (letteralmente) a presentarsi allo chef Rayden Wade, quasi pretendendo di avere il posto.


Rayden Wade si era appena offerto di farmi da insegnante? Era come farsi spiegare l’arte da Michelangelo. Certe cose non succedevano nella vita reale.


Rayden Wade, dal canto suo, vedrà questa ragazzina bagnata fradicia dalla pioggia e determinata ad ottenere quel posto e glielo concederà ad alcune condizioni. Lui dispochef farà una cosa mai fatta prima lasciando interdette le persone che lavorano con lui da mesi. Si dimostrerà un uomo dispotico in cucina e tenebroso fuori nella vita reale; un giovane di 28 anni che ha subito cose indicibili e devastanti dal padre, che è scappato di casa presto e si è fatto da solo arrivando anche ad avere 2 stelle Michelin nel suo ex ristorante negli Hamptons. Insomma, un uomo freddo che allontana tutti i sentimenti e si chiude nei ricordi che lo tormentano e lo annientano di sensi di colpa. Almeno fino all’incontro con Avery che, con la sua forza e i suoi sorrisi, riuscirà a fare breccia nel cuore tenebroso di Dispochef. Ma filerà tutto liscio? Ce la faranno Ry e Ray a salvarsi?


<<Posso accettare di vivere una vita che mi fa stare male. Ma voglio farlo dettando le mie regole. E io deciderò sempre di ridere.>>


Ecco questi sono i personaggi principali, ma accanto a loro, soprattutto ad Avery, ci sono personaggi che fanno da colonna portante per la rinascita di queste due persone profondamente segnate dalla vita: Mandy, la migliore amica di Avery, la classica liceale che vuole divertirsi ma che si preoccupa per Ry come fosse una mamma; Trent, il ragazzo di Mandy, un quaterback che all’apparenza sembra tutto muscoli ma nasconde una sensibilità unica che lo porta a stare vicino all’amica e farla sorridere anche quando non ne ha voglia; Weston “Wes” il ragazzo innamorato cotto di Avery che la protegge come se fosse la sua unica ragione di vita, anche a torto a volte. Senza di loro Avery sarebbe crollata in mille pezzi senza tenere fede al “non mollare mai” del padre, che per lei è davvero tutto.


<<[…]Non sempre è necessario usare ingredienti speciali e ricette complicate per migliorare la serata di qualcuno. A volte basta solo un pizzico di zucchero a fare la differenza.[…]>>


Passando ad analizzare la scrittura e la struttura – visto che i personaggi, mi sembra sia chiaro, sono analizzati e descritti in profondità – non posso che proseguire con i complimenti a Chiara. Come ricordavo, la sua scrittura non solo è scorrevole e accattivante, ma è anche incisiva e decisiva per il racconto della storia. L’intreccio di tutta la trama, il passato di Rayden che si incontra e si scontra con quello di Avery, lo sviluppo che ne ha tirato fuori Chiara vi lasceranno senza fiato, senza parole e senza lacrime (soprattutto). È un tripudio di dolore, di risate e di rinascita in cui questi due ragazzi si faranno forza l’un l’altra. Insomma, la scrittura semplice dell’autrice ha saputo dare quel tocco in più a tutta la storia in modo da renderla ancora più vera e reale per il lettore: è un romanzo fin troppo realistico nel suo essere finzione. Non potrete far altro che amare Avery e provare sentimenti contrastanti per Rayden – finendo poi per amarlo e adorarlo, nonché invidiare la dolce piccola Avery – e penserete di picchiare Wes (però sssshhhh! Dettagli).


Era quella la creazione migliore di Rayden. Il suo sorriso. E sapevo che non avrei mai assaporato niente di più buono.


In conclusione, posso solo dirvi di farvi un grosso regalo e leggete “Taste me” fatevi trascinare nella storia – che vi aiuterà ad immergervi in lei anche grazie ai POV alternati che amo alla follia – e rinascete dalle ceneri del passato di Ry e Ray – un po’ come una Fenice (così per dire che un pochino mi ha ricordato la rinascita di Alex e Nicholas) – e riscostruitevi con le persone che amate, perché tutti siamo un po’ spezzati o lo saremo prima o poi.



Voto ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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