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Review time: A casa io e te - Alfredo Carosella
- mbozza92
- 2 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Buon lunedì booklovers!
Natale ormai è vicino, quindi ho pensato di regalarvi una recensione in più ogni tanto questo mese così da darvi qualche suggerimento per gli ultimi regali da fare.
Oggi vi parlo di una storia di resilienza ambientata alla periferia di Napoli.
A casa io e te di Alfredo Carosella edito La bottega delle parole
Trama:

"A casa io e te" è un romanzo ambientato a Napoli, nei giorni nostri, e tratta diversi temi: disagio sociale, solidarietà, speranza. Un tema centrale, come suggerito dal titolo, è quello della casa e Mario Russo, il protagonista, ne cambia diverse: dall’alloggio operaio degli anni ’70 a quello ricco e posillipino dello zio paterno; dalla sistemazione precaria nel campo bipiani costruito dopo il terremoto del 1980, al “Chiodo” realizzato in fretta e male insieme ad altri alloggi popolari nella periferia orientale di Napoli.
La trama si svolge tutta in una notte che Mario Russo passa davanti alla finestra dell’alloggio popolare dove vive con il figlio Giovanni, affetto da sindrome dello spettro autistico.
Mario si è trovato di nuovo davanti a un brusco cambiamento della vita, come quando il terremoto rese inagibile la casa dove viveva con la mamma casalinga e il padre operaio. Ripensa a quella notte e ad altre passate “in bianco”, ai vari momenti nei quali è stato costretto a cambiare direzione, a ricominciare da zero.
Dall’oscurità totale alle prime pallide luci e fino all’alba, ricorda la sua adolescenza divisa tra la famiglia d’origine e quella dello zio paterno, che per un periodo lo ha accolto come un figlio. Due famiglie divise e molto diverse tra loro, anche dal punto di vista economico, che per anni hanno nascosto un segreto inconfessabile.

A dieci anni un terremoto distrugge la casa di Mario Russo nella periferia di Napoli. Lui e la sua famiglia vengono spostati in un container provvisorio in attesa di un nuovo alloggio.
Mario vivrà a metà tra la povertà in cui è nato e il lusso in cui gli zii lo faranno vivere per qualche anno. Subirà diversi cambiamenti nel corso della sua vita e dovrà trovare presto il modo per cavarsela da solo, essere l’uomo di casa.
Tra varie difficoltà, riuscirà Mario a essere un uomo buono e un bravo padre? A voi l’ardua sentenza dopo che avrete letto.
La Bottega delle parole mi ha gentilmente onorata di questa collaborazione e vi posso dire che tra queste 200 pagine c’è molto più di quello che ci si aspetta.
La scrittura di Alfredo Carosella è scorrevole, dolce e coinvolgente. Tratta temi dolorosi e pesanti con una delicatezza comune a pochi: permette così al lettore più cinico e a quello più lontano dalle situazioni raccontate, di conoscere la vita alla periferia di Napoli, i pericoli che si corrono tutti i giorni e le possibili scelte che ognuno ha a propria disposizione. Rende possibile comprendere un modo di vivere che, personalmente, non credevo possibile capire; ma con lo stile dell’autore ci si può entrare dentro e si possono toccare con mano le difficoltà e i pericoli della vita in quelle zone.
Attraverso gli occhi di Mario conosciamo le difficoltà di tirarsi su dopo una catastrofe, la fatica del trovare un lavoro, quella di inseguire un sogno e la crescita di una famiglia con tutti i sacrifici necessari. Il nostro protagonista ci fa vedere come si possono essere persone buone anche in posti complicati, come la solidarietà tra vicini sia indispensabile e soprattutto ci dice che con i giusti sacrifici i sogni si possono raggiungere.
Ho visto la resistenza ferma e umile delle famiglie normali. Di quella moltitudine silenziosa che vive come se stesse recitando il copione che gli è toccato in sorte e del quale si conosce già il finale, senza colpi di scena.
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