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Review time: Damnatus - M.D. Ferres

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 21 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon lunedì booklovers!

Oggi sono qui per raccontarvi del quarto volume de La Stirpe Del Caos. Chi di voi mi segue da parecchio ha letto le recensioni dei primi 3 volumi e sa quanto io e le mie compagne di lettura stiamo amando questa serie. Per cui bando alle ciance iniziamo subito.


Damnatus di M.D. Ferres


Trama:



A New York, Guardiani e creature sovrannaturali continuano a collaborare nel tentativo di anticipare le mosse della setta di Elon. Yamir, ripresosi dallo scontro, è determinato a liberarsi della presenza che ha invaso la sua mente da qualche settimana. Ma non sa che essa rappresenterà ben più di un fastidioso incidente di percorso.


La Voce, infatti, renderà il negromante prigioniero di un legame indesiderato e senza via di fuga. Eppure, quando la situazione precipita e il Caos sta per travolgere il mondo umano, si rivelerà un prezioso aiuto alla squadra, permettendogli di mettersi sulle tracce di Hakon e Miriam, svaniti nel nulla durante il loro soggiorno in Italia.


Ma Yamir è sempre più vicino al baratro, la sua anima sull’orlo della dannazione eterna. Dovrà scegliere se soccombere all’oscurità delle ombre o all’intruso che si è impossessato del suo cuore.


<<Voglio che mi divori, Agrat, perché ogni mio respiro ha senso solo se nutre te.>>

Quarto volume della serie La stirpe del Caos. La storia si sta avvicinando sempre di più a una conclusione e la domanda che gira in testa a tutti è una sola: cosa significa davvero la profezia?


In questo volume conosciamo un altro personaggio molto enigmatico che compone il gruppo misto che deve risolvere il mistero e salvare il mondo, ovvero Yamir - il negromante - e con lui conosciamo anche un demone che arriva al gruppo in modo particolare, Agrat - una succubus.


Man mano che si procede con la saga e la tensione si alza, la scrittura di M. D. Ferres cresce e migliora con lei diventando sempre più scorrevole e coinvolgente. Si adatta bene alla frenesia e all’ansia creata dagli eventi e, soprattutto, ai personaggi che sono i protagonisti del volume senza perdere mai il focus su tutti gli altri e su tutta la storia in generale. 


<<Conosco tutti i tuoi più oscuri desideri, Yamir, con me non ci saranno limiti, paure o inibizioni. Con me puoi essere crudele, deviato, a pezzi. Con me puoi essere te stesso.>>

Anche in questo caso i protagonisti, Yamir e Agrat, sono personaggi a tutto tondo e si ha la possibilità di entrare a 360° nelle loro teste. In questo caso specifico, entriamo nelle menti disturbate di due persone che hanno vissuto le peggio cose e hanno fatto tutto quello che era in loro potere per cercare di riscattarsi e liberarsi dalle colpe e dalle prigionie del passato.


Inoltre, come nei volumi precedenti, proseguiamo anche nel viaggio di Miriam e Hakon alla scoperta delle loro origini e veniamo a conoscenza di parecchi particolari scottanti che riguardano direttamente la profezia e soprattutto il carattere dei due. (ATTENZIONE: potrebbero diventare un tantino odiosi. Ma io non vi ho detto nulla.) Personalmente, Yamir è il personaggio che finora mi è piaciuto meno ma non per questo il mio interesse ad arrivare alla fine del libro e quello di proseguire con il resto della saga sono venuti meno, anzi.


La mia sola paura, arrivata a questo punto, è di leggere l’ultimo volume e dover poi lasciare i personaggi che ormai sono diventati parte delle mie giornate.


Per concludere, continuo a consigliarvi di recuperare La stirpe del Caos e lasciarvi trasportare in questo meraviglioso mondo con tutti i suoi protagonisti.


Ringrazio M.D. Ferres per questa saga strepitosa e per tutte le emozioni che regala. E ringrazio le mie compagne di avventura che condividono il viaggio e gli scleri con me, Maura e Laura.


Voto: 4,5/5⭐

 
 
 

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