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Review time: Caffè con l'imperatrice. - AA. VV.
- mbozza92

- 22 apr 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Buon lunedì booklovers! Se mi conoscete da un po' non sarà per voi un mistero la mia ossessione per Sissi. Ebbene, oggi vi porto una nuova recensione di un libro che parla di lei.
Caffè con l'imperatrice. Racconti di un impero di Simona Salta, Krisztina Sandor, Susanna Serafini e Maddalena Tomasi.
Trama:

Il libro di Simona Salta, Krisztina Sandor, Susanna Serafini e Maddalena Tomasi si apre con l’inaspettato ritrovamento, nella biblioteca del Castello di Miramare, di un involto contenente una delle copie originali del Diario Poetico di Elisabetta d’Austria. Scopritrici del prezioso manoscritto, due restauratrici che attendono al restauro dell’archivio del Castello. Le location che faranno da sfondo alle vicende e agli incontri fra i protagonisti saranno, il Castello di Miramare e il Caffè Tommaseo. La narrazione ci porterà poi in Ungheria, dove verrà approfondito il rapporto tra Sissi e questo Paese. I protagonisti, le ambientazioni, le vicende narrate con le relative informazioni sulla storia della città, con particolare riguardo alla sua appartenenza all’Impero asburgico, sono tutti storicamente documentati, offrendo al lettore la possibilità di acquisire la conoscenza di fatti e notizie attraverso la facile lettura di una storia romanzata.
Il rumore del mare si rifletteva sulle mura del castello dietro di lei, creando un effetto particolare. Era una sorta di "botta e risposta" tra l'acqua e l'imponente residenza, un dialogo infinito e indecifrabile.
Dopo il ritrovamento del diario poetico di Sissi la Castello di Miramare, un gruppo di letterati amanti della storia si riunisce con una certa frequenza al Caffè Tommaseo per leggerne le poesie e discutere della vita dell’Imperatrice nonché del periodo storico in cui è vissuta, delle usanze e degli accadimenti più importanti.
Una storia davvero molto interessante e illuminante sotto diversi punti di vista che permette al lettore di approfondire diversi aspetti della vita di Elisabetta Imperatrice d’Austria e di esprimere le proprie opinioni con un gruppo di persone colte che condividono la sua stessa curiosità.
[…] era come sentirsi più vicini al passato, immaginando che anche Massimiliano e Carlotta, un tempo, avevano ammirato lo stesso mare.
Personalmente, mi sono sentita coinvolta in tutta la storia a tal punto che avevo l’impressione di essere io stessa seduta al Tommaseo con Paul Morand, il professor Ettingshausen, Adele, Katalin, il poeta Giovanni Apollonio e Madonna Nerina Punzo – la proprietaria del Tommaseo – a disquisire di un periodo storico, a mio avviso, molto interessante: il clima in cui il lettore si trova immerso è quello di una città culturalmente molto viva in cui scambiarsi opinioni e imparare cose nuove è all’ordine del giorno.
La scrittura delle quattro autrici è molto scorrevole e semplice, sembra che la penna che ha scritto il romanzo sia una sola. Inoltre, si ha l’opportunità di conoscere maggiormente una figura enigmatica come quella di Sissi e di poterne analizzare i più intimi pensieri: per l’epoca in cui è vissuta, l’imperatrice era una donna moderna e anticonformista con una sua precisa idea su diversi aspetti che normalmente non erano ritenuti di competenza femminile e aveva una curiosità innata per tante cose, soprattutto le culture diverse dalla sua e la natura; però, aveva un animo molto sofferente alla vita di Corte e alla sue rigide regole e questo traspare dai versi scritti nel suo diario poetico, insieme al suo sarcasmo.
"Ricordo che da bambina mio nonno mi faceva sempre ballare nel soggiorno di casa sua. Aveva un bellissimo grammofono, dove inseriva dischi di musica ungherese, sia musica popolare che musica classica. Quei momenti mi trasmettevano una gioia indescrivibile.








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