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Review time: Come stelle che guardano l'Aurora - Lara Coraglia
- mbozza92

- 10 feb 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Buon giovedì booklovers! Oggi vi voglio parlare di una #collaborazione speciale per cui voglio ringraziare all’infinito l’autrice.
Come stelle che guardano l’Aurora di Lara Coraglia
Trama:

Liam e Astrid, due persone che sanno cos’è il dolore, quello profondo, quello che ti strappa il cuore e te lo fa a brandelli, quello che ti toglie senza chiedere il permesso. Entrambi hanno sofferto, entrambi hanno cercato di sopravvivere e di andare avanti.
Lui è un ex sottotenente dell’esercito militare degli Stati Uniti d’America. Lei è una semplice ragazza che si è sempre tirata su le maniche per non pesare sulle spalle di nessuno.
Si incontreranno, ma riusciranno a capirsi? Riusciranno a sentirsi e a vedersi davvero o saranno accecati dal bagliore dell’Aurora?
Resto a fissarlo per diverso tempo, non so cosa rispondergli, so solo che scorgere del dolore nelle pietre color smeraldo di Astrid mi ha scosso, come vederla ieri rotolare in quel pendio.
Astrid è una giovane ragazza svedese che ha perso i genitori a 8 anni ed è stata cresciuta dalla nonna e dalla zia Ingrid. Nel momento in cui la conosciamo è alla ricerca di un lavoro per essere indipendente e non pesare sulle spalle della famiglia: perciò, quando le verrà proposto di lavorare in una struttura nella Lapponia svedese – dove le temperature sono molto rigide tutto l’anno e in inverno oscillano tra i -8° e -13° - non ci penserà un secondo e chiamerà il numero indicato.
Il giorno successivo partirà all’avventura lasciando tutto e tutti: arriverà in questa struttura scortata da Johan – gentile e disponibile collaboratore del proprietario – dove conoscerà Liam – il proprietario un po’ burbero e autoritario – che le mostrerà le “bolle” e tutto l’hotel illustrandole il lavoro. Inizierà la sera stessa a lavorare immergendosi nella vita che la accompagnerà nei mesi a seguire, mentre la mattina successiva andrà per la prima volta a pulire e rassettare le bolle: si imbottirà di strati di vestiti fino all’inverosimile per raggiungerle, strati che poi si toglierà per pulirle come si deve prima di rientrare nella struttura principale e dedicarsi alle sue altre mansioni – preparare la sala da pranzo, aiutare Boris e Mirna in cucina, servire il pranzo ecc -.
Il passato segna le persone così come il presente può influire sul futuro ma l’unica cosa che possiamo fare è vivere, viverci ogni singolo momento.
In tutto questo tempo Liam si dimostrerà autoritario, irrispettoso quasi scostante – al contrario di Johan – convinto di fare il meglio affinché Astrid non scappi, come successo in precedenza con altre ragazze con cui si era dimostrato più gentile – nella sua testa è lui la causa della loro fuga (come di altre cose che vedremo nel libro) e non altro -.
Il rapporto tra i due, pertanto, risulta essere un continuo battibecco in cui ognuno ribatte per avvalorare la propria posizione: Liam, addirittura, costringerà Astrid ad aiutarlo con gli addobbi di Natale nonostante le sue proteste e il suo odio verso questa festività; da quella sera in poi tra i due si cominciano ad avere alti e bassi in cui Liam si dimostrerà dolce e premuroso, prima, scorbutico e scostante, poi, mandando in confusione la giovane. I due si renderanno presto conto che starsi lontani non è possibile e che forse è il momento di mettere da parte le loro paure. Ne saranno in grado? Filerà tutto liscio?! Ovvio che no, e il loro cuore ne risentirà, ma si sa: non tutto il male vien per nuocere. Riusciranno, quindi, a conoscersi, scoprirsi e a seguire i loro cuori? Si sapranno aiutare e salvare?
<<Tesoro, ascoltami: il cuore va per conto suo, non si fa mettere i piedi in testa, lui va verso la sua meta, senza guardare in facci nessuno, perciò tu non pensare agli altri, pensa a te, a come questo tizio ti fa vibrare le viscere, a come la tua anima si sgretola quando sei vicino a lui, a come il tuo corpo reagisce al suo profumo…>>
Leggere questo romanzo è stato come osservare l’Aurora Boreale: un’esplosione di emozioni, colori e meraviglia unica nel suo genere! Lara ha ambientato la storia in un luogo magio e disperso, così a nord e così freddo da far desistere dall’andarci, eppure, è riuscita a farmi venire voglia di farci un giretto anche se odio il freddo.
La scrittura dolce, semplice e coinvolgente è il suo punto forte e riesce a far vivere la magia di Abisko al lettore che ci si trova immerso realmente. Inoltre, al termine dei capitoli in cui parla di tradizioni, piatti tipici o altro ha inserito degli approfondimenti che permettono di essere immersi nella cultura e nella meraviglia del posto a 360°; un accorgimento non da poco che mi ha dato un assaggio in più di quello che significa vivere/visitare quei luoghi.
La potenza della natura è incontrollabile e indefinibile, lei non si cura di chi ha attorno, se deve esplodere lo fa senza mezzi termini, che sia nel cielo, nel mare o sulla terra ferma.
Per quanto riguarda i personaggi, devo dire che l’autrice ha saputo dare uno spessore ed una storia intensa ad entrambi i protagonisti, ma ha anche creato personaggi secondati che giocano un ruolo importante per entrambi: Liam, ex sottotenente dell’esercito americano – non si sarebbe rimesso in piedi e in gioco dopo l’incidente se non avesse conosciuto Johan e la madre, Mirna, e non avrebbe ammesso nemmeno a sé stesso i sentimenti per Astrid se Johan non gli avesse aperto gli occhi; Astrid, invece, non sarebbe quella che è se non avesse avuto a fianco la nonna, la zia Ingrdi, Hanna e Isak – che poi le hanno anche fatto luce su Anders, il suo fidanzato, e su quanto sentiva per Liam.
Parlare è bello, confrontarsi, esprimere la propria opinione ma comunicare con gli occhi, con l’anima, non ha paragoni ed è proprio quello che sta accadendo tra me e Liam in questo esatto momento.
















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