Review time: Desperation - Stephen King

Buon mercoledì booklovers!

Per la prima volta su questi schermi vi parlo di un vero mostro della letteratura, un autore che mi ha sempre fatto un pochino di timore da leggere ma che ho deciso di affrontare anche se credo avrei potuto partire con qualche altro libro.

Desperation Stephen King

Trama:

Desperation è il nome appropriato per la tetra cittadina nel deserto del Nevada in cui approdano alcuni ignari viaggiatori. A vegliare sull'ordine pubblico c'è Collie Entragian, un poliziotto con un senso dell'ordine e della legge del tutto particolare. Ma l'uomo è solo la modesta propaggine della diabolica presenza che ha contagiato Desperation e ne ha invaso il sottosuolo: un'entità terrificante che scatenerà un apocalittico scontro tra bene e male, tra follia e rivelazione... trascinando i lettori dentro una storia da brivido.

Nevada, Highway 50 strada poco trafficata nel mezzo del deserto dove alcune sfortunate persone incontreranno un destino che gli impedirà di raggiungere le loro destinazioni finali. La famiglia Carver, Johnny Marinville, i Jackson, Steve Ames e Cynthia conosceranno la disperazione e la paura che aleggiano a Desperation sotto forma di un poliziotto alto 2 metri con un comportamento strano e in completo disfacimento.

 

Cosa sta succedendo all’ombra del China Pit?

Penso sia scontato dirvi che per saperlo dovrete leggere il libro.

Posso, però, dirvi che come primo approccio a King – avevo letto solo “Il miglio verde” – non mi è affatto dispiaciuto e di certo mi ha attirata nel vortice di cose strane, impossibili e un po’ soprannaturali che hanno coinvolto Desperation, i suoi abitanti e coloro che si trovavano loro malgrado sulla Highway 50 al momento sbagliato.

 

La scrittura è scorrevole e lo stile crea la giusta ansia necessaria seminando qui e lì alcuni indizi utili a svelare il mistero senza mai dire troppo, cosa che ha contribuito a tenere vivo il mio interesse per quasi tutto il romanzo. Dico quasi perché da metà fino a poco prima della fine la mia attenzion è un po’ calata: la storia scorreva lenta e quasi monotona e questo ha spento un po’ della mia curiosità, almeno fino al punto di svolta che ha rialzato l’ansia e la tensione nei protagonisti e, di conseguenza, anche in me.

 

Per quanto riguarda i personaggi, mi complimento con la bravura dell’autore che ha saputo caratterizzarli molto bene e ha svelato al lettore solo piccoli pezzi di loro a mano a mano che la storia procedeva. In particolare vorrei porre la vostra attenzione su due di loro che, a mio parere, sono stati cruciali per la trama e anche più approfonditi di altri:

 

–       David Carver, era nel camper con la famiglia quando il poliziotto di Desperation li ha trovati con tutte le gomme bucate. È un undicenne che ha da poco vissuto un’esperienza traumatica – ha quasi perso il suo migliore amico – e ha iniziato ad andare in Chiesa e a parlare con Dio. Sarà un ragazzino chiamato a sopportare molto altro durante il soggiorno a Desperation e in lui si vedrà una forza e una fede come poche, ma di lui si vedrà – soprattutto verso la fine – un lato umano straziante che vi stringerà il cuore.

–       Johnny Marinville è uno scrittore dedito all’alcol che ha perso il tocco e l’ispirazione per fare il suo lavoro. Un po’ presuntuoso e parecchio egoista lo vedremo in sella alla sua Harley Davidson che vuole attraversare il paese per scrivere un libro, ma sarà costretto ad un soggiorno forzato a Desperation quando il poliziotto lo ferma lungo la Highway 50: soggiorno che cambierà la sua vita. Personaggio scontroso, egocentrico e poco propenso all’ascolto e all’accettazione delle cose fuori dal normale che gli stanno succedendo insieme agli altri suoi compagni, potremo seguirne la lenta crescita e la maturazione che lo porterà a compiere qualcosa che il Johnny che abbiamo conosciuto all’inizio non avrebbe mai nemmeno pensato di fare o di far fare a un suo personaggio.

 

Una lotta tra bene e male, tra fede e forze maligne come non se ne sono mai viste si abbatte su Desperation come una tempesta di sabbia grazie alla penna di King. Un romanzo che vi consiglio di leggere e che, nonostante la lentezza centrale, vi catturerà al suo interno.

 

Voto: ⭐⭐⭐⭐/5