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Review time: Giacomo Casanova

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 6 ott 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Buon giovedì booklovers! Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo storico di uno degli autori che più AMO di questo genere.


Giacomo Casanova di Matteo Strukul


Trama:

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Venezia, 1755. Giacomo Casanova è tornato in città, e il precario equilibrio su cui si regge la Repubblica, ormai prossima alla decadenza, rischia di frantumarsi e degenerare nel caos. Lo scenario politico internazionale è in una fase transitoria di delicate alleanze e il disastroso esito della Seconda guerra di Morea ha svuotato le casse della Serenissima.

Il doge Francesco Loredan versa in pessime condizioni di salute, e l'inquisitore Pietro Garzoni trama alle sue spalle per ottenere il consenso all'interno del Consiglio dei Dieci e influenzare così la successione al dogado. Il suo sogno proibito è arrestare il seduttore spadaccino, e per far questo gli mette alle calcagna il suo laido servitore Zago.

Rubacuori galante e agile funambolo, Casanova entra in scena prendendo parte a una rissa alla Cantina do Mori, la più antica osteria della laguna, per difendere una bellissima fanciulla, Gretchen Fassnauer, apparsa a consegnargli un messaggio: la contessa Margarethe von Steinberg vorrebbe incontrarlo.

La nobile austriaca intende sfidarlo a una singolare contesa: se riuscirà a sedurre la bella Francesca Erizzo, figlia di uno dei maggiorenti della città, allora lei sarà sua. Casanova accetta, forte del suo impareggiabile fascino. È l'inizio di una serie di rocambolesche avventure che lo porteranno ad affrontare in duello Alvise, il focoso spasimante di lei, uccidendolo. Il guaio più serio e inaspettato è però un altro: Casanova, per la prima volta, si innamorerà davvero.

Le fosche macchinazioni dell'inquisitore avranno successo e Giacomo verrà incarcerato ai Piombi, mentre Francesca finirà murata in convento. Con il cuore spezzato, Casanova nutrirà il sospetto che l'intera vicenda sia stata architettata dalla diabolica contessa per toglierlo di mezzo. Evaso, si metterà sulle sue tracce e, fra inseguimenti, imboscate e intrighi notturni, arriverà ad affrontarla in un ultimo faccia a faccia mozzafiato: scoprirà di essere stato pedina in un gioco di spie fra Venezia e l'Impero Austriaco e infine si troverà ad accettare a sua volta un incarico della massima segretezza.

Fra canali immersi nella bruma e palazzi patrizi di sfolgorante bellezza, si staglia una Venezia settecentesca mai così seducente e spietata: Matteo Strukul fonde magistralmente il feuilleton d'avventura con gli intrighi amorosi del romanzo libertino, e lo fa attraverso un appassionante intreccio di ricostruzione storica e invenzione, con un'ambientazione straordinaria, riccamente animata di personaggi dell'epoca, da Giambattista Tiepolo a Carlo Goldoni, da Federico di Prussia a Maria Teresa d'Austria, restituendoci in modo potente, originale e modernissimo lo spirito del tempo.


Giacomo avvertì un magnetismo indefinibile in quel volto dai tratti marcati ma affascinanti, come se la volontà di quella donna fosse capace di legare a sé qualsiasi uomo, trasformandone il desiderio in ossessione, il piacere in estasi, il confronto in sfida.



Tutti conosciamo la figura di Giacomo Casanova e la sua fama come seduttore. In questo romanzo storico Matteo Strukul ce lo presente più da vicino e notiamo quanto la sua sia stata una figura moderna per la sua epoca: uomo spavaldo, sicuro di sé, bello e capace di sfruttare questa sua dote con le donne e negli affari al punto da generare gelosia in tutte le figure di sesso femminile che gli si avvicinano e invidia negli uomini più potenti – contro cui, per altro, lui va spesso.

In una Venezia del 1700 dove il potere del Doge è minacciato da arrivisti pronti a tutto pur di farsi eleggere come successori al dogado, quando sarà il momento, e dove gli intrighi la fanno da padrone, Casanova ci regalerà amore, avventura e un po’ di suspense con le sue rocambolesche imprese.


Per questo era grata a Casanova: da quando era apparso si era sentita vibrare di passione. E aveva anche capito che avrebbe lottato anche lei per essere se stessa, senza cedere a ricatti. A qualsiasi costo.


Come suo solito, l’autore ha saputo inserire in un contesto storico ben definito e complicato una figura di spicco che tutti conoscono amalgamando il suo lavoro di ricerca – per tutto quel riguarda l’epoca, le leggi, la politica e i meccanismi della società del ‘700 – ad una storia inventata che si appoggia su basi reali: dando vita ad un romanzo storico spettacolare. Chi mi segue da un po’ conosce già l’amore che nutro per la scrittura e la bravura di Matteo, perciò non si stupirà se ribadisco che anche questo libro è scritto divinamente e che il modo di scrivere dell’autore è scorrevole, coinvolgente, emozionante ed altamente evocativo. Infatti, con le parole Matteo Strukul sa creare dei veri e propri quadri che il lettore vede prendere forma man mano che legge, arrivando all’ultima pagina con un bellissimo dipinto davanti agli occhi.

Il suo vero, unico cruccio era quel sentimento strano che provava per Francesca e che non riusciva a sopire in alcun modo, né a comprendere del tutto. Peggio ancora: un sentimento al quale, ormai, non sapeva rinunciare.

Inoltre, i suoi protagonisti sono così ben strutturati, studiati e caratterizzati da poter essere collocati alla perfezione nel contesto storico trattato e da riuscire a toccare con mano i loro pensieri, le loro azioni e decisioni: sono personaggi reali non solo quelli realmente esistiti ma anche eventuali figure inventate a scopo narrativo. Grazie a questo suo modo di caratterizzare i personaggi, scopriamo un Giacomo Casanova che nasconde – dietro al suo essere spavaldo, sicuro di sé e seduttore – un animo nobile e pieno d’amore che aspetta solo di essere donato a qualcuno di meritevole; oppure vediamo Pietro Garzoni – l’Inquisitore nero – per la persona arrivista, maligna e senza cuore che è davvero e che prova a nascondere agli altri (soprattutto ai Dieci).

In questo romanzo possiamo anche trovare uno spaccato di quel popolo che per qualche soldo in più è disposto a vendere l’anima al diavolo – salvo poi arrivare ad un certo punto della sua vita in cui tutte queste azioni lo tormentano – così come anche un piccolo spaccato di quel popolo che vorrebbe cambiare le cose ma ha paure e, per non rimanere a guardare, appoggia come può la figura che ha il coraggio di sfidare i potenti: Giacomo Casanova.


<<State scherzando? Con voi andrei in capo al mondo, Francesca. E' da quando vi ho vista che il mio cuore batte per voi. Voi siete l'aria che respiro, il canto delle allodole al mattino. Voi siete Venezia, il mio giorno e la mia notte, la mia prima gioia, il mio ultimo pensiero prima di coricarmi..>>


Insomma, abbiamo per le mani una rappresentazione storica romanzata ma quanto mai reale e anche attuale, se si vuole guardare fino in fondo all’interno del libro. Matteo ha saputi superarsi ancora una volta – più leggo cose scritte da lui più lo penso, quindi non sarà né la prima né l’ultima volta che me lo sentirete dire – creando un romanzo scorrevole, emozionante e che fa riflettere su un’infinità di cose. Una storia che consiglio di leggere a tutti coloro che amano leggere e, come anche per la sua saga sui Medici, a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al genere del romanzo storico per la prima volta.


Non vedo l’ora di leggere gli altri romanzi dell’autore che ho in libreria – e quelli che scriverà – per poter tornare a passeggiare per nostre meravigliose città in epoche diverse e lontane da me. Vi aspetto per un po’ di compagnia durante le mie peregrinazioni se ne avete voglia.


Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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