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Review time: Il primo guerriero - Anna Natale

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 11 dic 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon sabato booklovers! Oggi torno a parlarvi di un romanzo storico che ho avuto il piacere di leggere in collaborazione con l’autrice.


Il primo guerriero di Anna Natale



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Trama: “Il primo guerriero” è un romanzo storico in cui vengono narrate le gesta dell’impavido guerriero Eifer, del villaggio di Isburi, insieme ad altri guerrieri barbari. Eifer cresce disprezzato dal padre e combatte con quest’afflizione ogni giorno, poiché convinto di non essere mai all’altezza. Con l’arrivo dei Romani, le sorti del guerriero e di tutti i popoli barbari verranno segnate e cambiate per sempre. Temprato dall’odio e accecato dall’ira, marcerà per scoprire chi ha causato la morte di una persona a lui cara.


Sarò il vostro flagello, la vostra ombra, il vostro ultimo respiro. Iniziate a tremare, Romani, perché il primo guerriero sta arrivando!


Se mi chiedessero di descrivere questo romanzo con 3 sole parole direi: VENDETTA, STORIA, LIBERTA’.

In questa 560 pagine si imparano a conoscere diversi personaggi che faranno da cardini alla storia e che ci porteranno all’interno della vita dei barbari germani che sono sottomessi e distrutti dall’Impero Romano. Vedremo la devastazione che i romani portano nei loro villaggi, capiremo la loro sofferenza ma, soprattutto, toccheremo con mano quello che può fare la vendetta quando ormai non si ha più nulla da perdere.


Conosceremo Eifer Skardar del villaggio di Isburi, germano a cui i romano hanno sterminato la famiglia e il cui padre aveva venduto loro la figlia Odette, che è animato del vendicare la morte della sorella e per questo disposto ad unire sotto di sé tutti i villaggi germani che incontrerà lungo il suo cammino. Un guerriero determinato, abile con la spada e capace di infondere coraggio anche agli abitanti più restii di ogni villaggio.


<<Sta tranquillo, dovrai solo riguardarti una volta che metterai piede in quell’accampamento. So di essere ripetitivo, ma riguardati. Saremo lontani ma sempre vicino a te, tutti noi.>>


Uno di questi è Odoacre Magnussor del villaggio di Norten, guerriero prode ma che non riesce a dar subito fiducia allo straniero e che crede che il signore del suo villaggio, Ihmir, sia uscito di senno. Sarà solo grazie al coraggio di Eifer nel liberare alcuni prigionieri appartenenti a Norten a fargli cambiare idea facendo sì che sia colui che rischierà più da vicino l’ira dei Romani. Conosceremo anche Val ed Enia – rispettivamente cognato e sorella di Odoacre – che si riveleranno un grande sostegno per gli abitanti del villaggio nel momento del bisogno: Val determinato e razionale, ed Enia caparbia guerriera fomentata da demoni interiori più grandi di lei. Man mano che Eifer passerà di villaggio in villaggio avremo modo di conoscere altri valorosi guerrieri che combatteranno al suo fianco, in particolare Clodoveo, Rhona, Baresin e Varesin del villaggio di Edesbur. Insomma, avremo modo di toccare con mano quelli che sono gli effetti di persone che combattono per la libertà del loro popolo uniti come fossero una cosa sola.


In realtà noi sacrificavamo animali per non adirare gli dei, poiché loro sono al comando del mondo, ci osservano e prendono nota dei doveri assolti e dei peccati commessi contro di loro. Agivamo secondo il loro volere. Se invece il loro dio proclamava versamento di sangue, era nient’altro che uno stolto, e loro i folli che lo seguivano.


Un romanzo storico avvincente che coinvolge il lettore nelle sue vicende e lo tiene con il fiato sospeso in attesa di un lieto fine per tutti i protagonisti che tanto hanno sofferto e perso nella loro vita. I personaggi vengono descritti abilmente da Anna che, nonostante abbia tante personalità diverse da mettere nero su bianco, non perde mai un colpo rendendo così comprensibili e diversi tutti i suoi protagonisti. Un mix di caratteri e pensieri che ben si sposa con la trama e che è reso omogeneo dallo scopo comune – il lettore si trova a vedere l’obiettivo e/o il problema da più punti di vista e quindi ne ha una visione a 360°.


<<Sono venuto di mia spontanea volontà>> replicai per l’ennesima volta, facendolo presente. <<Non c’è bisogno di usare la forza, non fate altro che ostentarla di continuo come se solo voi foste signori di tutto!>>


La scrittura è scorrevole e sono usati termini consoni al contesto e all’epoca narrata, denotando così il lavoro che l’autrice ha svolto per rendere al meglio il contesto storico sotto tutti i punti di vista: armi usate, accampamento, villaggi ecc… Ho trovato alcuni errori di battitura, ma credo sia più perché la copia ricevuta non è quella corretta al 100% e poi pubblicata e, in ogni caso, non mi hanno dato alcun fastidio durante la lettura.

Le varie descrizioni dei luoghi le ho trovate davvero molto accurate e dettagliate riuscendo ad immaginarmi quello che circonda i protagonisti. Il solo aspetto che ho trovato un pochino meno preciso è stato quello della battaglia e degli allenamenti romani: secondo il mio piccolo parere, poteva essere dedicato un pochino più spazio alla narrazione dello scontro finale con una particolare attenzione al modo di combattere romano che, si sa, erano come un unico corpo in movimento.


L’impavido assaggia la morte una volta sola, l’invincibile non avrebbe dato la vita nemmeno al termine dei suoi giorni.


Un altro punto su cui avrei messo un pochina più attenzione e che, personalmente, ho trovato un po’ troppo veloce è quando, subito dopo la battaglia tra Romani e Germani, Odoacre e Eifer si ricongiungono agli altri che non vedono da parecchio (soprattutto il primo) e quando poi decidono di marciare verso Roma: avrei voluto vedere di più l’aspetto umano di questo ricongiungimento. Inoltre, il viaggio verso Roma e tutto quello che accade al loro arrivo li ho trovati frettolosi e quindi poco verosimili. Secondo me, gli si poteva dedicare un altro romanzo per darci la giusta attenzione e poi dedicarsi al dopo…. Ma ripeto sono solo mie idee.


La vita mette a dura prova, Quinto. Ogni uomo dichiara una cosa e alla fine fa l’opposto, diventando traditore delle sue parole e non mantenendo fede alla promessa.


Nonostante questo, rileggerei volentieri il romanzo e lo vorrei consigliare a chi ama il genere storico, a chi è amante dell’epoca dell’Impero Romano e anche a chi vorrebbe iniziare a leggere il genere, poiché lo trovo abbastanza dettagliato ma non troppo complicato o pesante per chi vi si approccia per la prima volta.

Ringrazio ancora Anna Natale per la copia e le auguro un grande imbocca al lupo per il futuro sperando di poter collaborare con lei presto.


<<Distinguiti dagli altri, pensa con la mente, combatti per la libertà, non farti piegare dalla paura e sii deciso. Sempre.>>


Voto ⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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