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Review time: L'invito - Marco Rassu

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 14 gen 2022
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon venerdì booklovers! Finalmente vi parlo di una collaborazione che ho ricevuto quasi un anno fa – si lo so sono scandalosa a dir poco e me ne vergogno – per la quale ogni attesa ne è valsa la pena.


L’invito di Marco Rassu


Trama:

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UN INVITO, una riunione fuori dagli schemi, un viaggio lungo le infinite prospettive dell’essere.

Il milionario di Wall Street, l’eschimese, l’operaio, l’attore di Hollywood, il cacciatore della Papua Nuova Guinea e tanti altri personaggi si incontrano per confrontarsi su tematiche interessanti… insieme al surfista, Marco.

L’autore “usa” le loro parole, talvolta volutamente retoriche, come spunti di riflessioni più profonde e regala input importanti al lettore attento.

Una storia fantastica impregnata di visioni e pensieri che hanno l’ambizione di portare l’attenzione del lettore su differenti punti di vista e stimolarlo a tirare fuori la sua opinione.

L’autore si scopre, mescolando riflessioni con flashback autobiografici e ripercorrendo tratti di vita immortalati nella memoria.


Dare il nostro contributo ed utilizzare il tempo a disposizione per fare qualcosa di socialmente utile o lasciare in eredità al mondo qualcosa di bello: questo sì, ci rende veramente felici.


Ringrazio Marco per la sua infinita pazienza in attesa della mia recensione che è stata interminabile e per cui non mi scuserò mai abbastanza.

Ma partiamo a raccontare di questa grande riflessione che è “L’invito”.


In questo libro ci troviamo all’interno di una riunione particolare – ne seguiamo ogni passo e discussione – il cui scopo, stando alle parole del moderatore, è cercare risposte ai quesiti della vita per una specie di studio. Infatti, a questo ritrovo sono stati invitati esponenti di continenti, nazioni, religioni, classi sociali diversi a confrontarsi su temi quali: tempo, consapevolezza, ambizione, luoghi e culture, lavoro e passione, morte e accettazione, felicità.


Forse quando viaggiamo, siamo solo più aperti ai nuovi contatti o alle nuove esperienze; viaggiare ci rende più curiosi e forse se avessimo lo stesso assetto mentale a casa nostra le cose andrebbero diversamente.


Come si svolge questa riunione? Il moderatore propone il tema e poi via via i diversi componenti del gruppo – tra cui un prete, un surfista, un monaco tibetano, un operaio, un pescatore delle Isole Samoa, un miliardario ecc. – dicono la loro opinione e confrontano i diversi punti di vista cercando di capire se sia possibile dare una visione unica all’argomento.


Lo scopo di tutto ciò? A parer mio, l’obiettivo è quello di confrontarsi ascoltandosi realmente per poi riflettere sulla propria vita e su quanto circonda i protagonisti, ma anche noi lettori.


Esiste poi una piccola percentuale d’individui che hanno la fortuna di fare ciò che amano per vivere, è veramente un lusso per pochi? È pura fortuna o si tratta in qualche modo di una scelta consapevole?


Trovo che Marco abbia dato un ottimo spunto al lettore per poter analizzare diversi aspetti della vita da altrettanti punti di vista, ma non solo perché credo che questo libro sia anche un “invito” ad ascoltare di più e meglio le persone che ci circondano con una mente aperta, senza fare distinzioni di sorta ovvero senza pensare cose del tipo “io quello non lo ascolto perché è tibetano, prete, vive in povertà, pesca per vivere, ha troppi soldi…” ecc.

L’autore con la sua scrittura ha voluto accompagnare il lettore per mano durante la sua riflessione, guidarlo a capire che non sempre avere più o meno soldi/possibilità è sinonimo di felicità/tristezza o benessere/malessere, ma soprattutto vuole far capire che non la si può pensare allo stesso modo tutti quanti, è pressoché impossibile per vari motivi, ad esempio: educazione, religione, luogo in cui si vive, credenze e, soprattutto, valori che ognuno di noi ha (o non ha a volte).


So che non è facile e così, la massa, continua a fare l’unica cosa che le è stata insegnata fin dai primi anni di vita, lavora per vivere accettando il compromesso più costoso della propria esistenza, uno scambio dal valore inestimabile, ovvero gran parte del suo tempo in cambio di denaro.


Ho trovato queste 80 pagine circa molto d’spirazione in quanto al termine di ogni capitolo – e quindi di ogni argomento della riunione – si aveva, in principio almeno, la sensazione che non si fosse andati a fondo, ma in realtà penso sia una cosa fatta apposta per permettere al lettore di riflettere in prima persona e inserirsi nella conversazione. Tutto questo mi ha permesso di capire o comunque di pensare a diverse cose che spesso ho dato per scontate o a cui ho dato troppo peso, ma anche su aspetti che non conosco e a cui non penso o di cui ignoro l’esistenza – almeno fino alla lettura del libro.


Che cosa siamo disposti a fare? Lo sappiamo fare? È veramente nelle nostre corde? Abbiamo il coraggio di buttarci ed arrivare alla fine?


In conclusione, vi dico che è stato un libro illuminante che mi ha fatta riflettere molto e che credo debba essere letto da tutti al mondo senza nessuna distinzione o esclusione poiché potrebbe essere un ottimo motivo per pensare, confrontarsi e ascoltarsi in modo civile e mature per venire a capo delle cose e dei problemi e trovare soluzioni migliori in molti campi delle nostre vite.


Voto ⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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