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Review time: Lettera a un bambino mai nato - Oriana Fallaci
- mbozza92
- 11 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Buon venerdì booklovers!
Questa settimana sono stata abbastanza prolifera con le recensioni e quindi eccomi qui per parlarvi di una lettura che insegna e che dovrebbe essere letta da più persone.
Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci
Trama:

Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro.
La vita è una tale fatica, bambino. E' una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele.
Questo libro è un tuffo al cuore, un atto d’amore e una lotta interiore. La lettera a cuore aperto che Oriana Fallaci scrive al figlio non ancora nato mette in luce un conflitto che molte donne si sono trovate – e si trovano ancora oggi – a vivere: scegliere se essere madri o donne in carriera.
In questo monologo l’autrice riflette apertamente su temi ancora estremamente attuali, soprattutto se si pensa che è stato pubblicato per la prima volta nel 1975.
Con il suo stile diretto e provocatorio, la Fallaci ci pone davanti a una serie di domande difficili ma necessarie:
🔹 la maternità come scelta, non come obbligo
🔹 il ruolo della donna nella società
🔹 il diritto di scegliere
🔹 la solitudine di chi affronta una gravidanza
🔹 il valore della vita
Tematiche che, nonostante siano passati quasi 50 anni, continuano a dividere l’opinione pubblica, e su cui, forse, non abbiamo fatto tutti i passi avanti che speravamo.
Io temo il niente, il non esserci, il dover dire di non esserci stato, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l'altrui distrazione.
In Lettera a un bambino mai nato non troverete una presa di posizione netta, né contro né a favore dell’aborto. Fallaci lascia a noi lettori la libertà di riflettere e trarre le nostre conclusioni.
È un libro da leggere almeno una volta nella vita, e da rileggere ogni volta in cui ci si sente in bilico tra ciò che siamo e ciò che ci si aspetta da noi. Dovrebbe essere letto da donne e uomini, senza distinzione, e portato tra i più giovani, affinché la nostra società possa – un giorno – diventare più consapevole, più giusta, più umana.
Guai se ti regali a qualcuno in nome di quel trasporto. Come un cane che annaspa nell'acqua cerchi invano di raggiungere una riva che non esiste, la riva cha ha nome Amare ed Essere Amato, e finisci neutralizzato deriso deluso. Nel caso migliore finisci col chiederti cosa ti spinse a buttarti nell'acqua: lo scontento di te stesso, la speranza di trovare in un altro ciò che non vedevi in te stesso?
Voto: 4,5/5 ⭐
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