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Review time: Lia - Maria Cristina Russo

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 25 nov 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Buon lunedì booklovers!

Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne,

vi voglio parlare di un libro che parla proprio

di questo. Un libro che è la storia di Giulia Cecchettin, Ester Palmieri, Sara Buratin, Aurora Tila, Sara Centelleghe e molte altre donne vittime di femminicidio.


Un triste elenco che, purtroppo, si allunga quasi giornalmente (oltre 90 solo nel 2024) e che racchiude storie simili di donne che hanno visto spezzate le loro vite solo perché hanno avuto il coraggio di uscire da una situazione difficile o, peggio, senza nessun motivo.


Ma lasciamo parlare il libro...



Trama:

Lia è una donna che per trent'anni è vissuta accanto a un uomo crudele e glaciale che le ha inflitto ogni genere di violenza fisica e psicologica. Una sera, mentre è in attesa che il marito rientri dal lavoro, sente bussare alla porta di casa e si trova di fronte un ispettore di polizia, Giuseppe Cafiero, accompagnato da un poliziotto in divisa, che le comunica che il marito è stato ucciso. Superato il primo momento di disorientamento, Lia si rende conto di essere finalmente libera: ha 52 anni, ma è consapevole che non è ancora troppo tardi per poter tornare a vivere. Così la sua esistenza comincia lentamente a fluire. Soprattutto comincia a conoscere persone nuove, come il suo affascinante vicino di casa John Westmoreland, un professore universitario di origini inglesi con il quale comincia a stringere una singolare amicizia; ma, cosa ancora più importante, finalmente conosce l'amore vero proprio grazie a Cafiero, l'Ispettore che sta seguendo il caso. Ma Lia non è destinata a essere felice…


Ogni mattina le lasciava dei soldi sul tavolo della cucina insieme alla lista delle cose da comprare, decideva anche quello che avrebbe dovuto mangiare lei a pranzo sebbene stesse da sola.

La storia raccontata in questo romanzo è difficile da digerire e da comprendere: come può un uomo fare certe cose alla donna che ama? Eppure, purtroppo, sentiamo ancora oggi tantissime, troppe storie simili a quella di Lia; storie di muta rassegnazione, di violenze subite e non denunciate per paura o per convinzioni errate con cui si è cresciuti. Storie che finiscono in femminicidi anche quando si trova il coraggio di denunciare.

 

Maria Cristina con la sua scrittura scorrevole porta il lettore all’interno di questa relazione malsana e gli da un’idea di come ci si possa rialzare, tornare a sperare e a fidarsi delle persone. Lo stile dell’autrice riesce a evocare sensazioni forti, a farcele percepire sulla pelle come nostre. Inoltre, la delicatezza e il rispetto con cui tratta questi temi sono davvero speciali, vengono trasmessi al lettore che cerca di entrare nella vita di Lia in punta di piedi.

 

I personaggi sono profondi quanto basta per avere la possibilità di comprendere come si possano sentire. Personalmente, avrei voluto vedere più approfonditi un paio di loro che hanno un ruolo fondamentale quanto quello di Lia, ma ho apprezzato il modo in cui l’attenzione sia stata concentrata sulla protagonista:

Lia è una donna remissiva, vorrebbe ribellarsi ma ha paura delle conseguenze. L’educazione ricevuta le ha insegnato che uscire dalle regole disobbedire, soprattutto per una donna, va punito severamente. Negli anni ha imparato a subire in silenzio, a non contraddire i suoi genitori prima e Carlo poi. Quando il marito morirà si sentirà sollevata e smarrita, dovrà imparare a vivere senza che nessuno le dica come e cosa fare, una novità insperata per lei ma che coglie al volo dimostrando una grande forza d’animo. Sotto la corazza di donna remissiva e rassegnata, Lia nasconde un grande cuore generoso e tanta ingenuità che potrebbero recarle altri fastidi nella vita se non riposti nelle giuste persone.

 

E lei, abituata a essere remissiva, continuò nel suo lavoro di riordino.

“Lia” è sicuramente un romanzo da recuperare, da conoscere e da fare vostro, un romanzo da cui imparare tanto. Ringrazio l’autrice per avermi concesso la lettura di questa storia e per averla raccontata al mondo intero con estrema delicatezza e rispetto.


Voto: ⭐⭐⭐⭐/5



I dati aggiornati a inizio novembre parlano chiaro - 96 femminicidi, di cui 82 in ambito familiara/affettivo e di questi 82, 51 sono avvenuti per mano di partner o ex - nonostante si riscontri una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2023, i numeri sono ancora alti.


 
 
 

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o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi.
No, leggete per vivere.

Gustave Flaubert

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