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Review time: Persuasione

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 27 ott 2021
  • Tempo di lettura: 7 min

Holaaaa booklovers, torno qui per parlarvi di un altro gdl da me organizzato ovvero #unajanealmese dopo essere stato in pausa pian piano lo stiamo riprendendo in mano con calma e senza fretta per vari motivi. Ma tralasciando le cose inutili oggi vi parlo di…


Persuasione

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Trama: Anne Elliot, la protagonista del romanzo, ha sbagliato: da giovanissima, appena diciannovenne, si è lasciata convincere dall'opposizione del padre, Sir Walter, e dalla "persuasione" di Lady Russell a rompere il fidanzamento col giovanissimo ufficiale di marina Frederick Wentworth, amatissimo ma non ricco. Adesso, a ventisette anni, Anne è sola; per di più le sorti economiche della sua famiglia hanno subito un rovescio e il padre è stato costretto a dare in affitto la propria tenuta all'ammiraglio Croft. Ma un giorno l'ammiraglio riceve la visita del proprio cognato, un affermato e facoltoso capitano di marina: è Frederick, e questa volta, otto anni dopo, Anne ha la sua seconda occasione. Ultimo e più maturo romanzo della Austen, "Persuasione" contiene un impareggiabile ritratto della provincia inglese d'inizio Ottocento e, attraverso la contrastata vicenda della protagonista, una intensa polemica anti-aristocratica.


“[…]ma Anne, con la sua raffinata intelligenza e la sua dolcezza, virtù che avrebbero dovuto collocarla molto in alto nella stima di chiunque fosse dotato di giudizio, non era nessuno né per il padre né per la sorella. La sua parola non aveva alcun valore, le sue esigenze erano sempre considerate poco importanti; era soltanto Anne.”


“Persuasione” è diviso in due parti chiamate libro primo e libro secondo, ciascuna composta a sua volta di 12 capitoli con i quali il lettore viene messo a conoscenza di quanto accade ad Anne Elliot e alla sua famiglia. Andando con ordine…

Nella prima parte si ha la possibilità di conoscere la famiglia Elliot al completo a partire dal padre, sir Walter Elliot, un uomo autoritario che è rimasto vedovo con tre figlie giovani a cui pensare: Elizabeth, la maggiore, che alla morte della madre si è presa cura della casa e della famiglia acquisendo il titolo di Lady Elliot e con esso tutti i privilegi concessi a una lady, nonostante fosse ancora parecchio giovane e inesperta; Mary, la più piccola, che ha un’insana abitudine di voler fare la vittima per attirarsi tutte le attenzioni addosso, in particolare quella di Anne, che correrà in suo soccorso in qualsiasi momento nonostante la sorella sia sposata e non abbia niente che le manchi; ed Anne, la secondogenita, è quella intelligente, diligente e disponibile tra le sorelle, quella che tutti i genitori vorrebbero come figlia, ma nonostante ciò è colei che viene considerata meno dalla famiglia, in particolar modo dal padre.


<<Secondo me, la gente di mare, che per noi ha fatto tanto, ha almeno lo stesso diritto che ogni altra categoria ha di godere degli agi e dei privilegi che una casa può offrire. I marinai ottengono le loro comodità a prezzo di dure fatiche, dobbiamo ammetterlo.>>


In questa prima parte veniamo anche a conoscere la famiglia Musgrove, poiché Charles è il marito di Mary Elliot. Una famiglia benestante che avrà a cuore la salute di Mary come fosse sua figlia, e anche quella di Anne per il periodo in cui sarà ospite della sorella. Diciamo che è una famiglia alquanto normale per l’epoca: balli, visite a ogni ora del giorno ai vicini, pranzi, partite di caccia per gli uomini e tanti pettegolezzi per le donne. Conosciamo anche, o meglio iniziamo a conoscere, anche il Capitano Wentworth, un marinaio che in giovane età (otto anni prima dei fatti raccontati, per la precisione) ruberà il cuore alla dolce e intelligente Anne, ma che – a causa della Persuasione esercitata su di lei – sarà costretto a vedersi rifiutato e a soffrire come ogni uomo innamorato. Un uomo rispettabile, che si è guadagnato il titolo e la vita che fa dopo anni di duro lavoro e sacrifici; una persona alla ricerca della felicità da costruire con una moglie che lo ami. Sarà in grado di affrontare Anne come niente fosse e come se il suo cuore non avesse mai provato nulla per lei? E Anne come reagirà nel rivederlo?

Altro personaggio con un ruolo rilevante in tutta la storia sarà Lady Russell, amica della moglie di sir Walter a cui la donna, in punto di morte, affiderà il compito di aiutare il marito con le figlie. Una donna ambigua che rimarrà accanto alla famiglia e che sarà con loro tutti i giorni, una vedova che tutti pensavano avrebbe spostato sir Walter dopo la morte della moglie; è una figura che mi ha fatto molto riflettere e che mette in discussione qualsiasi cosa, qualsiasi scelta fatta, in particolar modo, da Anne a cui è molto legata. Sarà per colpa sua se Anne e il Capitano non saranno felici: lei persuaderà Anne a rifiutarlo perché non adatto a lei, non può darle la vita che merita in quanto, secondo Lady Russell, dovrebbe sposare un uomo più ricco e agiato. Come reagirà quindi quando Wentworth tornerà nelle loro vite?


“Sarebbe difficile dire chi dei due vedesse nell’altro la perfezione più alta, o chi fosse il più felice: lei, nel ricevere le dichiarazioni e la proposta di lui, o lui nel vederle accolte.”


In sostanza, questo primo libro serve per venire a conoscenza dei personaggi principali e del passato di Anne, ma anche per analizzare tutti gli eventi che hanno fatto in modo che il Capitano Wentworth e la giovane Anne tornassero l’uno nella vita dell’altra: inizialmente, li troveremo in imbarazzo in preda al loro orgoglio e li vedremo rapportarsi in modo formale, freddo e al minimo della cortesia quasi come se rapportarsi in modo differente fosse considerato alla stregua di un crimine o visto – da qualcuno in particolare – come un ritorno al passato senza che nulla fosse successo.


<<Secondo me la buona compagnia, Mr. Elliot, è la compagnia di persone intelligenti, colte che sanno conversare; ecco ciò che io considero buona compagnia>>. <<Si sbaglia>>, disse lui gentilmente, <<quella non è una buona compagnia, è la migliore. La buona compagnia richiede solamente nascita, educazione e belle maniere, l’istruzione non è molto importante. La nascita e le belle maniere sono essenziali, ma un po’ di cultura non è affatto pericolosa, al contrario, va benissimo.[…]>>


Nel secondo libro, verrà aggiunto un personaggio che destabilizzerà un pochino gli animi: Mr Elliot, un lontano parente del signor Walter Elliot e quindi della sua famiglia, nonché l’erede della casa di famiglia alla morte di Walter. Un personaggio meschino, pronto a tutto pur di scalare la società e passare al potere nel minor tempo possibile. In passato non ha avuto ripensamenti a snobbare la famiglia e i suoi inviti per sposare una donna facoltosa, alla cui morte prematura avvenuta in giovane età Mr. Elliot avrà ancora meno problemi a tornare tutto docile e triste alla famiglia scusandosi e facendo salamelecchi a tutti pur di tornare nelle sue grazie e poter combinare il matrimonio che lo porterà in possesso della casa e delle ricchezze degli Elliot. Purtroppo, però non sarà così semplice come crede e non sarà nemmeno con la sorella che vorrebbe lui che – nell’ipotetico caso di accettazione – sir Walter vorrebbe vederlo maritato. Come andrà a finire: ce la farà il nostro arrivista a raggiungere il suo scopo?


<<[…] È una donna perspicace, intelligente, sensibile. Ha un dono per comprendere la natura umana; possiede così tanto buon senso e spirito d’osservazione da essere una compagna infinitamente superiore a quelle migliaia di persone che “avendo ricevuto la migliore educazione” non riesco a trovare niente di cui valga la pena occuparsi.[…]>>


In questo secondo libro possiamo vedere una Anne diversa, più consapevole di sé stessa e meno incline ad essere persuasa. Il tempo trascorso ad Uppercross con la sorella Mary e i Musgrove, i suoi incontri col capitano Wentworth, nonché la conoscenza di persone nuove hanno dato ad Anne il tempo per riflettere e comprendersi facendo si che iniziasse a guardare il mondo con occhi più maturi e con più cognizione di chi è e di che cosa desidera davvero nella sua vita. Anche i rapporti col Capitano si evolvono in questi ultimi 12 capitoli, maturano ed entrambi si accorgono di quanto fossero guidati dal solo orgoglio e di come avrebbero potuto essere felici anni prima. Entrambi attraversano momenti di gelosia nei confronti dell’altro e di chi gli sta intorno finché una conversazione tra Anne e il capitano Harville darà a Wentworth il coraggio di scriverle una missiva con il cuore in mano per poter provare a riallacciare i rapporti. Sarà da questa lettera in poi che la vita di Anne e del capitano cambierà rotta e diventerà quella che entrambi hanno sempre rincorso senza accorgersi che bastava così poco per averla.

“La sua felicità nasceva da dentro di lei. Gli occhi le brillavano, le guance le ardevano… ma non se ne accorgeva. Pensava solamente a quell’ultima mezz’ora; e quando ebbero raggiunto i loro posti, la sua mente tornò rapida ad indugiarvi.”


In “Persuasione” troviamo personaggi più maturi e profondi – nonostante rimanga la superficialità della società dell’epoca – e caratterizzati in modo da dare la giusta idea del loro ruolo nella denuncia di Jane Austen. Ho apprezzato molto la scrittura più matura e consapevole dell’autrice che ha permesso di arrivare a (quasi) sradicare l’assoluta autorità paterna; il suo approccio col romance è più che riuscito pur non perdendo le caratteristiche della scrittura austeniana.


“Era una cordialità, un calore, una sincerità la loro che Anne apprezzava tanto di più per la mancanza di simili benedizioni nella sua famiglia.”


Ho trovato, durante la lettura, alcuni dei temi trattati nei precedenti romanzi dell’autrice: l’orgoglio, il pregiudizio, la ragione e il sentimento; ma sono stati trattati in maniera differente in quanto Anne, la protagonista, non è la ragazza giovane, adolescente che deve ancora scoprire il mondo e farsene un’idea – com’è stato finora – lei ha già la sua idea del mondo, sa come funziona e come vanno le cose lo ha imparato a sue spese, per diretta esperienza.


“E’ l’intera struttura retta dall’assoluta autorità paterna ad essere attaccata qui da Austen”


Questo è quanto viene riportato nella prefazione di Ornella De Zordo e con cui mi trovo d’accordo: in tutti i suo romanzi Jane ha portato una critica diversa alla sua società e con questo suo ultimo romanzo e quindi con la sua ultima critica, inserita per altro all’interno di una storia più romance del solito, chiudono il cerchio delle critiche e delle denunce che l’autrice si era promessa di fare – o almeno questa è l’impressione che ne ho avuto io.

Non posso, però, dire che sia il mio preferito in assoluto tra i romanzi – tra quelli letti quanto meno -, ma sicuramente rientra nella mia top 3 e quindi vi consiglio davvero di leggerlo con occhio attento e pronto ad imparare tanto tra le righe di questo romanzo.


Voto ⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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