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Review time: Ritorno a casa - La scelta di Annabelle

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 25 ago 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Buongiorno booklovers, in questo caldo 25 agosto vi vorrei parlare di un libro in uscita il 27 agosto


Ritorno a casa - La scelta di Annabelle di Maura Serra


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Trama: La vita di Annabelle sembra perfetta: ha il lavoro che ha sempre sognato, il suo fidanzato è uno chef famoso e vive a New York, la città dalle mille possibilità. Durante il tempo libero fa volontariato al Piccolo fiore, centro per donne maltrattate, un luogo che le regala più di quanto lei stessa riesce a dare. L'arrivo in ufficio di un nuovo collega fa crollare tutte le sue certezza, Annabelle sente di non appartenere più al mondo della grafica pubblicitaria e anche la sua relazione sembra essere arrivata a un bivio. C'è solo un modo per fare chiarezza: raggiungere il luogo che chiama casa. Narni, un paese umbro, saprà dare ad Annabelle la pace che cerca, un incontro inaspettato le farà provare emozioni che pensava di aver dimenticato e la costringerà anche a prendere una decisione importante. Tra un volo e l'altro solo una cosa diventa sempre più chiara: la vita è troppo breve per accontentarsi. Quale sarà la scelta di Annabelle?


E' sbagliato accontentarsi di una mezza vita ne abbiamo una sola, non si deve viverla a metà!


Annabelle sembra avere tutto dalla vita, quello che ha sempre sognato è nelle sue mani, ma è felice come sperava di essere? Se la vita avesse deciso di farle capire quanto altro potrebbe avere? Lei è una grafica pubblicitaria per una grande azienda di New York, è in una posizione che i colleghi, maschi, pensano non si meriti e ci è arrivata con sudore, fatica e bravura in un mondo che vede ancora la donna come una segretaria. L'improvviso arrivo di Patrick, il nuovo collega facoltoso, destabilizzerà il suo mondo lavorativo e anche la sfera privata.

L'unico posto a darle amore è il Piccolo Fiore, un rifugio per donne maltrattate in cui Annabelle passa tutto il suo tempo libero ad ascoltare le storie terribili che le donne subiscono dai loro compagni, mariti, padri - sarà proprio qui che troverà appoggio e consigli per superare il periodo di crisi in cui si trova.


Da questa difficile situazione inizierà il viaggio di Annabelle attraverso le difficoltà che incontrerà nel suo cammino che solo lei saprà come superare al meglio, si troverà a dover prendere una decisione importante: continuare sulla vecchia strada, quella che le da sicurezza e infelicità, oppure lanciarsi nel vuoto e inseguire la felicità?

Lungo il suo percorso ritroverà persone della sua infanzia che la aiuteranno a rimettersi in piedi e che avranno anche bisogno del suo aiuto; conoscerà nuove persone che le ricorderanno il Piccolo Fiore e che sarà intenzionata ad aiutare, persone a volte molto vicine a lei.


Mi chiedo spesso come un uomo, un padre, un fidanzato, possa fare una cosa così brutta a una persona che dovrebbe amare.


Quella di Annabelle è una storia con un messaggio forte ed importante e fin troppo attuale: troppe donne ancora oggi sono succubi di uomini-padroni, padri-padroni, di persone che dicono di amarle ma, in realtà, non le amano, fanno solo violenza psicologica e/o fisica perchè vogliono sentirsi uomini e questo è il solo modo che hanno - sono pieni di insicurezze e far male li rende potenti, nelle loro menti malate.

Maura è riuscita a narrare una storia attuale in modo intenso, evocativo e lo ha fatto con una scrittura e uno stile narrativo così scorrevole da far sembrare - solo in apparenza - tutto semplice quando non è per niente così.

Appena terminata la lettura ho voluto parlare con lei, non solo per complimentarmi, ma anche, e soprattutto, che è riuscita ad arrivare dritta alla mia anima le ha parlato e le ha fatto provare a comprendere quanto sia difficile oggi giorno per queste donne chiedere aiuto in una società che, il più delle volte, fa sentire loro sbagliate e in difetto. Soprattutto, ho compreso o comunque visto più da vicino e provato a comprendere, quello che queste donne pensano e quanto questi esseri - perché non si possono definire uomini - siano manipolatori delle loro menti.


Nella chiacchierata con l'autrice e nella lettura del libro ho compreso quanto sia fondamentale il lavoro che fanno gli psicologi e tutte le persone che si offrono volontarie per aiutare queste donne; mi sono resa conto che ci sarebbe bisogno di molte più strutture come il Piccolo Fiore e la Casa Rosa in Italia, ma soprattutto sarebbe ottimo se la giustizia fosse fatta davvero e se il nostro sistema non fosse la "sagra della burocrazia". Forse queste donne si sentirebbero al sicuro e troverebbero il coraggio di cercare aiuto, di scappare dai loro aguzzini prima che sia troppo tardi.


Sai quando sono arrivata qui mi sembrava impossibile riuscire a venire fuori dall'incubo che stavo vivendo. Con il tempo invece sono riuscita a capire che niente è impossibile e che se si vuole si può migliorare la propria vita.


In questa citazione credo ci sia il messaggio più forte che Maura vuole far passare e che io, come lei, spero arrivi forte e chiaro alle donne che soffrono in silenzio ogni giorno: ci vuole coraggio, ma si può uscire da tutto anche dalla violenza psicologica, che è più subdola e invisibile di uno schiaffo o di un pugno.





In conclusione, vorrei consigliare questo libro a chiunque sappia leggere e voglia conoscere la realtà dei fatti da vicino, a chiunque non voglia più chiudere un occhio e fare finta di niente fino al prossimo telegiornale o fino al prossimo 8 marzo. Soprattutto, lo consiglio a tutte quelle donne vittime di questi esseri come infusione di coraggio a ribellarsi e a prendersi la vita che davvero spetta loro e che si meritano.


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