Cerca
Review time: Un giorno di calma apparente - Arwin J. Seaman
- mbozza92

- 8 apr 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Buon lunedì booklovers!
Oggi ritorno a parlarvi di un autore scoperto di recente, autore di cui vi ho parlato spesso nelle storie ig e nei video su tik tok oltre che in una recensione il giorno di Pasquetta.
Un giorno di calma apparente di Arwin J. Seaman edito Piemme edizioni
Trama:

L'isola di Liten è presa d'assalto dai turisti. Dopo il caso delle tre ragazze trovate morte nelle acque del lago vulcanico, in molti desiderano visitare quel luogo sperduto, dal fascino tetro. La vita degli isolani, poco avvezzi a ricevere così tante attenzioni, è cambiata. La figlia del capo della polizia, Malin Dahlberg, è diventata una star del web: con le sue cronache della vicenda e le sue challenge macabre diventate virali, ha visto i suoi follower moltiplicarsi, fino a diventare migliaia.
Quando un suo compagno di scuola, Åke, precipita da una rupe mentre si riprende con il telefono, nel tentativo di imitarla e portare all'estremo uno dei suoi video, Malin viene investita da un'ondata di accuse. La ragazza è certa che non sia stato un incidente, che si tratti di un omicidio. È curioso però che le indagini convergano sempre più su di lei, che ha un movente: odiava Åke, lo odiava davvero.
Malin deve provare a scagionarsi. Ma con il suo comportamento, capriccioso e contraddittorio, si sta facendo terra bruciata intorno, allontanando amici e parenti, mentre le accuse nei suoi confronti si fanno sempre più gravi. In molti sull'isola non la vedono di buon occhio, e qualcuno inizia a convincersi che la sua smania di essere sempre al centro dell'attenzione l'abbia spinta persino a uccidere...
Rappresentava l'emblema di ciò che l'isola era agli occhi degli adolescenti che l'abitavano: una massa di roccia immobile, immutabile, morta dentro. Per questa ragione, ancor più di suo padre, Malin odiava Liten.
Dopo gli omicidi del lago, la piccola isola di Liten è stata presa s’assalto dalle più disparate categorie di turisti. Malin Dahlberg, la figlia del capo della polizia, ha raggiunto la tanto ricercata notorietà e continua a condividere video su youtube con challenge provocatorie ed estreme.
Quando il suo compagno di scuola Åke Lind muore provando a ricreare una parodia di un video di Malin, la ragazza sarà al centro delle indagini che convergeranno sempre di più verso di lei: il suo carattere ribelle, inoltre, non sarà per nulla d’aiuto nel tentativo di scagionamento.
Come andranno a finire le cose per Malin? Verrà preso il vero colpevole?
Ahimè, devo lasciare che lo scopriate tra le pagine di “Un giorno di calma apparente”.
L'isola senza Malin sarebbe finita nel dimenticatoio e Malin sena l'isola avrebbe fatto la stessa fine.
Per quel che vi posso dire, confermo che la scrittura di Arwin J. Seaman è scorrevole, coinvolgente e incalzante. In questo secondo volume, a mio parere, l’autore è anche molto cresciuto per quanto riguarda lo stile e la scorrevolezza delle vicende: ho, infatti, percepito l’intera storia più fluida rispetto alla precedente che verso la metà rallentava un pochino.
Inoltre, Arwin ha migliorato ancor di più la sua arte di seminare indizi al momento giusto senza che il lettore arrivi a capire o ipotizzare chi possa essere davvero il colpevole: ha scelto davvero una persona insospettabile come artefice di tutto quanto. E, anche, stavolta il colpo di scena finale mi ha lasciata a bocca spalancata e sconvolta a tal punto che scrivere questa recensione si sta rivelando molto più difficile di altre volte.
Era il solo posto in cui potesse smetter di essere qualunque cosa: la figlia del capo della polizia, la stellina del web, l'ingrata dell'isola. Lì, se voleva, poteva non essere niente, regredire al tempo in cui non le importava di Liten, non ce l'aveva con suo padre, non aveva bisogno del riconoscimento degli altri per sentirsi qualcuno. Infine, l'ultima ragione: di tutti i luoghi dell'isola, quello era il solo in cui non fosse mai stata con Jari.
Ritroviamo tutti i personaggi come li avevamo lasciati al termine di “Omicidio fuori stagione”, qui li vedremo evolvere durante le 334 pagine in cui ci viene raccontata la loro storia. L’attenzione si concentrerà molto di più sulla figlia del capo Dahlberg: Malin è un soggetto molto interessante sotto diversi aspetti, è una giovane di 16 anni cresciuta in una piccola comunità in cui gli svaghi per i giovani sono pressoché nulli, che cerca di aver popolarità da quando la madre è morta. È egoista, stronza e sfacciata ma nasconde – per chi saprà scavare molto a fondo – un cuore molto grande che ha paura di mettere a nudo e soffrire.
Un altro protagonista che mi ha piacevolmente sorpresa è stato Owe Dahlberg: mi è sempre sembrato un tipo un po’ svampito, in un mondo tutto suo che, però, nasconde un lato protettivo e amorevole nei confronti della figlia – tratto che si mostrerà molto bene in questo romanzo – e si dimostrerà disposto a tutto pur di salvarla e farle vedere quanto amore prova per lei.
Le scelte sono sempre solo due. Da un lato puoi decidere di tener duro. Di resistere. La volontà ti permette di sopportare tutto. Rabbia. Frustrazione. Dolore. Senso di colpa. Puoi riuscirci a lungo, puoi farlo anche per tutta la vita. Oppure.. puoi lasciarti andare.








Commenti