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Review party: Vivi
- mbozza92
- 22 giu 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Buon martedì booklovers, oggi sono qui per parlarvi del volume conclusivo di una trilogia distopica di cui vi parlo da qualche settimana, ovvero:
Vivi di Chiara Cavini Benedetti
Trama:

Per poter rinascere, la fenice deve morire.
Un mondo distrutto dalla guerra.
Una città rinata dalla paura.
Un segreto oscuro, che non può essere cancellato.
Un’unica via di salvezza, che potrebbe essere irraggiungibile.
Alex e Nicholas non hanno più scelta. Il tempo scorre e la loro fine si sta avvicinando, decisa e inevitabile. Se vogliono sopravvivere, devono lottare. Anche se, questa volta, i loro sforzi potrebbero non essere sufficienti.
Dicono che l’amore possa superare qualsiasi ostacolo. Il loro riuscirà a sopravvivere alla morte?
Come accennato all'inizio si tratta del terzo e ultimo volume della trilogia distopica che vede come protagonisti Alex, Nicholas, Juliette, Claire e gli abitanti di Ishtar. Al termine del secondo volume, Brucia, mi ero fatta una possibile idea di come avrei desiderato finisse e delle difficoltà che i protagonisti avrebbero dovuto superare, ma Chiara - come le ho scritto in privato - ha saputo prendere l'idea che mi ero fatta e capovolgerla fin dalla prima parola del libro portandomi ad immaginare un possibile finale diverso, poi ha preso quella nuova idea e l'ha sconvolta di nuovo fino ad accompagnarmi al finale atteso e meritato in una specie di danza.
Nella prima parte del libro si ha la possibilità di approfondire la conoscenza di Kaladar e capire come mai sia diventato quello che abbiamo conosciuto fin da Come una fenice e, cosa che ho particolarmente apprezzato, è stata la scelta di usare il suo POV per raccontare il tutto anziché quello di qualcuno vicino a lui - ad esempio Duncan - poiché ha permesso di avere un quadro più ampio di tutta la situazione ed una visione dall'interno del modo di agire del sindaco di Hopeland, portandoci alla conoscenza di nuovi personaggi che nel corso della storia - ahimè - sono "scomparsi".
<<Ascoltami bene, Mary, Ho giurato di amarti e di proteggerti per il resto della mia vita. E finché ci sarà una sola particella di ossigeno nei miei polmoni, è quello che farò. Troverò sempre un modo per salvarti. Sempre.>>
Come nei primi due capitoli possiamo osservare Alex attraversare diverse fasi per tornare sempre a combattere e rinascere dalle proprie ceneri per le persone che ama. In particolare, viene portata all'attenzione del lettore in modo approfondito l'amicizia vera, silenziosa e sempre presente, quella davvero disposta a tutto per i propri amici - anche a dare la propria vita per la loro felicità. In questo contesto ho avuto - e ogni lettore avrà - modo di rivalutare Liz che, rispetto ai primi due volumi, si è rivelata più simile ad Alex di quanto fosse possibile immaginare.
Avevamo bisogno di sentirci, di toccarci, di amarci. Di sapere che avremmo superato anche l'ultimo ostacolo che si era frapposto tra di noi. Avevamo bisogno l'una dell'altro.
Anche in questo volume ci troviamo, purtroppo, testimoni della sofferenza che Alex dovrà affrontare e superare, in un'altra veste ben più subdola, ma la forza della Fenice che vive in lei e l'amore per Nick e gli altri la faranno rialzare e ribaltare la situazione in cui si trova, nonostante le difficoltà. Alex e Nicholas si saranno meritati il loro lieto fine come nella favola che Juliette racconta a Claire?

Chiara, come sottolineato in precedenza, ha saputo immaginare, creare e mettere nero su bianco un mondo ricco di forti emozioni, alti e bassi come nella vita vera, ma pur sempre in un contesto fantastico e lo ha fatto con una grande padronanza di linguaggio e di grammatica, alternando i POV e con descrizioni che sembrano reali tanto riesce a renderle vivide e tangibili. Il fatto stesso - come dico dal primo volume - di iniziare i capitoli con pezzi significatici di alcune canzoni rende il tutto ancora più semplice da capire, come se ci fosse una voce narrante esterna che riassume i fatti prima di raccontarli in modo approfondito.
Avevo sempre pensato che le sue iridi racchiudessero un angolo di mare, ma non era così. Era il mare che aveva cercato di imitare le sfumature dei suoi occhi. Ma non ci era riuscito.
Anche nei ringraziamenti, l'autrice, si è superata - forse ho pianto più li che in tutti e tre i libri - e mi ha trovata d'accordo con ogni sua parola: salutare Alex, Nicholas e tutti i protagonisti di questi tre volumi è stato difficile e doloroso più del previsto; il sapere che non li avrei trovati ancora in un nuovo libro mi ha messa parecchia malinconia addosso al punto che avrei ricominciato a leggere tutto daccapo rallentando il più possibile il termine. E' stato come perdere di vista degli amici importanti e non sapere quando e se li avrei potuti ritrovare un giorno.
Ad Alex e Nicholas, Juju e Claire voglio solo dire un grandissimo grazie per avermi accompagnata nel loro mondo e avermi regalato un pezzo di vita che non dimenticherò mai. A Liz vorrei dire che la stimo e che grazie a lei ho imparato il vero significato delle parole amore e amicizia: il tuo sacrificio non è stato vano.
Eravamo due opposti che non potevano esistere senza l'altro. Che non potevano vivere senza l'altro.
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