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Review time: Stirpe di oro e ferro - Sofia Mazzanti

  • Immagine del redattore: mbozza92
    mbozza92
  • 8 dic 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon venerdì booklovers!

Oggi vi voglio raccontare di questa novella strepitosa e unica per farvi concludere al meglio questa settimana.


Stirpe di oro e ferro di Sofia Mazzanti


Trama:


Sei il mio destino e lo sarai sempre, non importa cosa ci accadrà.


Enaid ha sempre vissuto secondo i dettami degli ammazza-fae: addestrati, stai in guardia, onora le tradizioni. Ma questa vita la soffoca e il suo più grande desiderio è andarsene.

Vedere il mondo.

Essere libera.


Tutto perde di significato nell’istante in cui sua sorella viene uccisa da un cavaliere fae, proprio davanti agli occhi di Enaid.

E allora lei giura vendetta. Accetta il fardello di portare Alatiel, arma per eccellenza degli ammazza-fae, e promette che non si fermerà finché non avrà la testa del cavaliere.


Peccato che da sola non sia in grado di attraversare i mondi ed entrare nel Sottosuolo. Sa che, senza l’aiuto di un fae, non potrà tenere fede al giuramento.


Enaid è disposta a tutto pur di vendicare sua sorella. Anche a liberare il prigioniero che, da secoli, occupa la prigione più isolata e difesa della Cittadella.


È disposta a mettersi contro la propria gente e ad allearsi con il nemico.

Costi quel che costi.


Era pensiero comune di tanti ammazza-fae di Aten credere che in quel luogo si fosse persa l'essenza stessa della loro stirpe. Una stirpe forgiata nell'oro e nel ferro, creata dagli dèi per mettere fine alla minaccia dei fae.


Enaid è diventata la portatrice di Alatiel alla morte della sorella per la quale giurerà vendetta.

Ronan è il fae per eccellenza, rinchiuso nella prigione più protetta della Cittadella degli ammazza-fae.

Per avere la sua vendetta Enaid avrà bisogno di un fae che la porti nel Sottosuolo a prendere la testa del cavaliere che ha ucciso Mirah e per farlo sarà disposta a tutto anche a tradire il suo popolo.

Cosa riserverà il destino per Ronan ed Enaid?


A voi la scoperta tra le pagine di questa emozionante novella.


In questo volume – autoconclusivo e staccato da “Figlia di sangue e rovina”, e “Terra di incubi e ossa” – scopriamo l’origine dei quattro regni Sotto-la-Collina, degli ammazza-fae e dalla lotto di questi ultimi con i fae: saranno 300 pagine ricche di informazioni sconvolgenti e di emozioni travolgenti in pieno stile Sofia Mazzanti.


<<So che sei combattuta, scricciolo, ma questa scelta deve essere solo tua. Per quanto riguarda me, sono felice che tu sia venuta nella mia cella e che abbia deciso di liberarmi. Sei il mio destino e lo sarai sempre, non importa cosa ci accadrà.>>


Possiamo notare l’ulteriore crescita nella scrittura dell’autrice che, se possibile, è diventata ancor più coinvolgente, scorrevole ed emozionante: come i suoi personaggi anche lei ha avuto e continua ad avere un bellissimo arco di crescita. L’intreccio di questa storia è molto complesso e variegato, e lega indissolubilmente il mondo degli ammazza-fae con quello del Sottosuolo in uno scambio che nessun lettore (ve lo garantisco) avrebbe mai potuto immaginare.


<<Calmati, scricciolo, o potrei pensare che inizio a piacerti>> sussurrò lui, con le labbra accostate al suo orecchio, provocandole un brivido.


Come ormai siamo stati abituati dalla penna di Sofia, i personaggi sono davvero ben caratterizzati e approfonditi, ci permettono di empatizzare con loro e scopriamo anche cose “nuove” su alcune facce già conosciute:


- Asso ritorna in tutta la sua irriverenza – quella non cambia nei secoli – e ci da modo di conoscere un pochino di più sulla sua storia nonché di scoprire cose di lui che mai ci saremo aspettati cambiassero nel corso dei secoli.


Dopo che gli ammazza-fae e le streghe se ne sono andati, il prigioniero non riesce a respirare per diversi minuti. E ogni volta crede che morirà. Quasi lo desidera. Se morisse, potrebbe lasciare la cella. Si lascerebbe indietro le torture e il fatto che la sua vita ormai è quella di un miserabile.


- Virdale è sempre la cattiva per eccellenza della nostra storia, ma in “Stirpe di oro e ferro” diamo una parvenza di senso a tutta la sua cattiveria e scopriamo molte cose su di lei che l’hanno portata a essere la Regina più odiata nella storia delle regine.


Ma abbiamo anche alcune interessanti new entry ad attirare la nostra attenzione:


- Enaid, un’ammazza-fae determinata e con uno scopo ben preciso da raggiungere. Qualsiasi mezzo sarà lecito per il suo fine e quindi anche allearsi con il nemico tradendo il suo popolo sarà consentito. Certo non si aspetterà che qualcuno le abbia “fatto dono” di un destino così particolare e così profondamente legato al mondo fae.


Le dita di Ronan a contatto con la sua pelle bruciavano, sentiva la lama di Alatiel premere contro di lui, e gli occhi del fae dentro i suoi le mandavano scosse vive lungo le braccia e la schiena, fino a farle contrarre il basso ventre, ma solo per un momento.


- Ronan è un re fae, un essere molto particolare, altruista e “attivista” che crede in un mondo di condivisione nel quale tutti vivono collaborando. Passerà la maggior parte della vita rinchiuso in una prigione ammazza-fae e quando farà ritorno al Sottosuolo dovrà fare i conti con una serie di cambiamenti nel suo regno e in tutto il mondo che conosceva. Ma non si aspetterà l’avverarsi ci quanto, ormai secoli orsono, gli era stato rivelato dalla sorella.


Quella donna era perfetta, ed era sua. L'idea di non poter trascorrere la vita al suo fianco era una daga avvelenata al centro del cuore. Forse non poteva darle un futuro, ma poteva darle sé stesso.


- Ethriel, conosciuta da tutti per aver forgiato Alatiel, è la sorella di Ronan e in questa storia avrà un ruolo determinante nel destino del fratello e non solo. Scopriremo un personaggio malvagio – più di Virdale o forse alla pari – ed egoista che darà vita ad una serie di eventi i quali porteranno sofferenza e distruzione solo per il piacere di distruggere quello che il fratello aveva tanto voluto. Certo è, però, che nemmeno lei si aspetta l’epilogo della storia.


Poco importava che il fae in questione le stesse puntando contro una lama d'argento o che fosse affiancato da una femmina spaventosa; dopo quella visione, Enaid sarebbe potuta morire felice.


Cosa dire ancora? Di sicuro faccio nuovamente i complimenti a Sofia che cresce e migliora ad ogni nuovo libro che scrive: continua così!

E di certo consiglio a voi lettori di non perdere questa novella e tutta la saga che vi lascerà a bocca aperta e vi conquisterà!


Infin, ringrazio Sofia per avermi dato la grandissima opportunità di leggere questa novella ed essere qui a parlarvene. Ora, mia cara autrice, attendiamo tutti il terzo volume perché siamo rimasti un pochino in sospeso con “Terra di incubi e ossa”.


Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 
 
 

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